Zinedine Zidane il 4 gennaio, quando subentrò a Rafael Benitez sulla panchina del Real Madrid, non si sarebbe mai aspettato di recuperare tanti punti in Liga arrivando a giocarsi il campionato all’ultima giornata contro i rivali storici del Barcellona, né tanto meno di arrivare fino in fondo alla Champions League. Il tecnico francese, che spegnerà 44 candeline il prossimo 23 giugno, ha compiuto un piccolo miracolo e anche se sapeva di avere tra le mani una rosa mostruosa ha fatto rendere al meglio e tirato fuori il massimo dai suoi giocatori che l’hanno ripagato portandolo fino alla finale di Milano.
I Blancos sono alla ricerca dell’undicesima Coppa dei Campioni della sua gloriosa storia. L’ultima la conquistò, solo due anni fa, un certo Carlo Ancelotti che in finale sconfisse proprio l’Atletico Madrid di Simeone in una vera e propria battaglia protrattasi fino ai tempi supplementari. L’ex fuoriclasse della Juventus si è meritato ampiamente la riconferma sulla panchina del Real anche nella prossima stagione, a prescindere da come andrà la finale. Il francese ha un contratto fino al 30 giugno del 2018 ed è un predestinato visto che rischia di vincere una Champions League come suo primo trofeo da allenatore.
Zidane, nel 2001-2002, vinse la Coppa dalle grandi orecchie per la prima e unica volta da calciatore con la maglia del Real Madrid e il destino dopo 14 anni gli sta dando la possibilità di riaffermarsi, sempre in Blancos, ma questa volta seduto in panchina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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