Avv. Virginia Polidori
Il decreto del Ministero dell’Economia che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 gennaio u.s. contiene, nella allegata tabella A, l’elenco dettagliato delle voci di spesa che vanno a formare il redditometro, ma anche una sorta di clausola di salvaguardia all’articolo 1, avvertendo che “resta ferma la facoltà dell’Agenzia delle Entrate di utilizzare altresì elementi di capacità contributiva diversi da quelli riportati nella tabella A” che comunque abbraccia tutte le principali tipologie di spesa articolate in 11 categorie:
- alimentari e abbigliamento;
- mobili ed elettrodomestici;
- combustibili ed energia;
- trasporti;
- comunicazioni telefoniche;
- casa;
- istruzione;
- tempo libero, cultura e giochi;
- sanità;
- investimenti;
- altri beni e servizi.
In ciascuna di queste categorie ci sono diverse voci:si scopre così che il Fisco potrà prendere in considerazione non solo la spesa media della famiglia per mangiare, abitare, vestirsi e i beni posseduti (case, auto, imbarcazioni, cavalli, etc…),ma che guarderà anche agli acquisti per biancheria, detersivi, pentole, riparazioni di elettrodomestici, così come la spesa per l’olio per l’auto e per il meccanico.
Verranno passati al setaccio anche tutti i canoni, d’affitto e di leasing, e persino le spese per barbiere, parrucchiere, cura della persona, borse e valige, pasti fuori casa, giornali e riviste, lotto e lotterie, piante e fiori, abbonamenti pay-tv, giochi on line, iscrizioni a palestre, piscine e circoli sportivi e ricreativi (fra cui chiaramente quelli ippici!).
Non sfuggiranno all’occhio del Fisco neppure le spese per animali domestici, da quelle per la toilettatura a quelle per il veterinario.
• Più di 100 le voci si spesa che verranno esaminate
• 20% il margine di tolleranza ovvero lo scollamento ammesso fra quanto dichiarato e quanto viceversa stimato
• Marzo il mese in cui entrerà in vigore il nuovo redditometro
• 2009 l’anno a partire dal quale scatteranno le verifiche (5 anni retroattivi)
• 55 tipologie familiari: ovvero 11 categorie base x 5 aree geografiche (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole)
• 11 le categorie base analizzate
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 24 dicembre 2012
Contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva sulla base dei quali può essere fondata la determinazione sintetica del reddito. (12A13737) (GU n.3 del 4-1-2013)
CAVALLI
Spese risultanti da dati disponibili o presenti in Anagrafe Tributaria
Spesa per cavallo mantenuto in proprio:
5 euro numero dei giorni di possesso risultanti in Anagrafe Tributaria.
Cfr. Art 1, comma 4: 4. Il contenuto induttivo degli elementi di capacità contributiva indicati nella tabella A e', altresi', determinato considerando le 2 risultanze di analisi e studi socio economici, anche di settore.
Spesa per cavallo mantenuto a pensione:
10 euro numero dei giorni di possesso risultanti in Anagrafe Tributaria.
Cfr. Art 1, comma 4: 4.
Insomma, se ci fidiamo di questa tabella, chi mantiene il cavallo in un maneggio a pensione, si dovrebbe vedere affibbiato un reddito pari ad euro 3.650,00 annuo…sarà vero? Ai posteri l’ardua sentenza!
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