Regala un pavimento: ecco come costruirlo

Nella stagione delle piogge le scuole si trasformano in un pantano impraticabile. Un problema igienico e logistico che può essere risolto con un minimo sforzo economico. Guarda la photostory

Regala un pavimento: 
ecco come costruirlo

Un messaggio al cuore dei nostri lettori. Da alcuni mesi Il Giornale è impegnato in un progetto di adozioni a distanza in collaborazione con Alice for Children e Twins international. Un grande successo, oltre ogni aspettativa: in pochi giorni arrivarono decine di adesioni e oggi sono più di cento i figli delle baraccopoli del Kenya che sono stati adottati grazie a noi. Gli slum sono la «casa» di più di due milioni di persone: una distesa di corpi e spazzatura. Una metropoli di bambini, spesso senza genitori, denutriti o malati di Aids. Con un euro al giorno abbiamo contribuito a rendere più dignitosa la vita di alcuni di loro.

Siamo andati a Korogocho e Kariobangi, due delle baraccopoli più popolose della capitale, per vedere e toccare con mano come si sono «trasformati» i vostri soldi. Un procedimento logico ma non scontato: testimoniare, mattone dopo mattone, quello che è stato costruito. Abbiamo scoperto una realtà tangibile, fatta di oggetti, vestiti e speranze.

Basta un piccolo contributo per salvare una vita umana e donare dignità. In qualche parte del mondo un euro al giorno fa ancora la differenza. Grazie ai vostri versamenti decine di bambini ora possono lavarsi in un bagno, studiare e dormire in un letto pulito. Cose da bambini, niente di più. Quello che per noi è un diritto, per loro è un lusso. Anche curarsi. In Kenya il sistema sanitario nazionale è a pagamento e tutti i nostri «figli» sono coperti da un'assicurazione che garantisce le cure mediche. Abbiamo visto i servizi igienici costruiti con i nostri soldi nella scuola di Kariobangi, siamo stati nelle loro aule, abbiamo toccato i loro «armadi», minuscoli bauli in cui tengono tutto quello che possiedono, spesso anche i vestiti che gli avete spedito dall'Italia. Li abbiamo visti ballare e recitare sulla terra battuta della aule che abbiamo contribuito a edificare a Koch, un quartiere arroccato su una delle discariche più grandi di tutto il continente africano. Un parco giochi per i bambini abbandonati, un ricettacolo di malattie e scorie.

Piccole cose, piccoli passi che sostengono una grande speranza. Abbiamo incontrato i vostri «figli a distanza» e vissuto con loro qualche giorno. E quando la distanza si accorcia, sono bambini tali e quali ai nostri, con le stesse lacrime e gli stessi sogni. «Alice village» è un paradiso verde alle porte di Nairobi, una «piccola Svizzera» dove gli orfani possono dimenticare un passato di maltrattamenti e abusi. E anche qui sono arrivati i vostri contributi, le vostre lettere, le vostre foto. Non hanno nulla, ma spesso quello che desiderano di più è solo un abbraccio. E gli abbiamo portato anche quello, il vostro affetto.

Ora vogliamo andare avanti e regalare un pavimento ai bambini di Korogocho. Nella stagione delle piogge le scuole si trasformano in un pantano impraticabile. Un problema igienico e logistico che può essere risolto con un minimo sforzo economico. Servono 18mila euro per migliorare la vita dei nostri bambini. Li abbiamo adottati e ora vogliamo prenderci cura di loro. Il Giornale ha deciso di aprire una sottoscrizione per portare avanti questo progetto, una raccolta di fondi per migliorare la vita in una delle tante periferie del Terzo mondo. Anche questa volta, vi racconteremo, passo dopo passo, con foto e articoli, che fine hanno fatto i vostri soldi. Non si tratta di cambiare il mondo, ma di rendere più vivibile una scuola africana.

Insieme possiamo farcela, anche questa volta.

Ecco le coordinate per chi vuole dare il suo contributo:
Banca Nazionale del Lavoro
Iban: IT43J0100501612000000050000
Causale: Pavimento per i nostri bambini

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