Altro Pup, altro problema. Dopo il crollo di un muro della rimessa di via Montenero il 13 novembre dovuto, pare, ai vicini lavori per il parcheggio di via Doria, le preoccupazioni si spostano adesso in un quadrante di Roma non troppo lontano e precisamente in zona Ponte Milvio. Nella notte di giovedì una crepa lunga una decina di metri si è aperta al centro di via Riano e, casualmente, proprio di fronte a un cantiere che sta costruendo un mercato con annesso parcheggio sotterraneo. Gli operai e gli ingegneri negano ogni addebito e puntano il dito contro una conduttura dacqua dellAcea che si sarebbe rotta facendo franare il terreno. Stessa versione dal dipartimento XII (quello ai Lavori pubblici, ndr) del Comune.
I residenti della via, invece, raccontano una storia diversa. Una storia di cui la crepa della notte scorsa sarebbe solo la momentanea conclusione. «I primi lavori sono cominciati circa due anni fa con delle indagini archeologiche - le parole di Fatima Longo che vive al numero 14 - ma i problemi per noi sono arrivati ad aprile-maggio quando ha preso il via il cantiere vero e proprio. Con le macchine che lavorano, vibrano i vetri di casa e addirittura il letto. Si cominciano a vedere anche le prime crepe nei palazzi. A casa mia ne è spuntata una vicino alla finestra». Le preoccupazioni, poi, si sono accentuate con il primo smottamento del terreno avvenuto a maggio. «Prima il cantiere si trovava più in là - spiega Andrea Baccherini -. Poi a maggio hanno ceduto i pali di cementificazione e il palazzo accanto al quale stavano costruendo è stato dichiarato inagibile. E la stessa cosa è avvenuta laltra notte. Lacqua ha fatto cedere i pali di cementificazione e, inevitabilmente, la strada gli è andata appresso. Da qui la crepa».
Dal Campidoglio si tenta di tranquillizzare i cittadini. «Comprendiamo le preoccupazioni di chi abita in via Riano - dicono dal dipartimento XII -. Ma dai rilievi effettuati dai vigili del fuoco e dalle perizie idrogeologiche effettuate a suo tempo è tutto a posto. Da qui a lunedì poi verrà costruito il basamento. Puntellando la strada tornerà tutto come prima. Il problema, questa volta, è stato causato da un collettore dellAcea. Dalla marrana, invece, non dovrebbero venire nuovi problemi». I residenti, però, continuano a rimanere dubbiosi. «Certo, abbiamo paura - dice Maddalena Farina che abita al 54 - Come stanno costruendo il mercato e il parcheggio? E perché continuiamo a vedere acqua dappertutto allinterno del cantiere?». Effettivamente dallalto la crepa pare la faglia di un terremoto mentre accanto ai piloni di cemento si vede chiaramente una grande pozza dacqua. «Ci stanno prendendo in giro - le parole di Antonio Marsiliani del civico 30 -. Prima la marrana aveva un alveo tutto suo tanto che in caso di esondazione del Tevere diventava un vero e proprio lago. Adesso hanno chiuso tutto ed è pericolosissimo per i palazzi circostanti. Quel terreno è sempre stato pieno dacqua». Le preoccupazioni aumentano in vista dellapertura del nuovo mercato.
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