FirenzeRiscatto Fiorentina, Udinese cancellata e superata in classifica. Il tutto al termine di una serata soffertissima e che aveva portato la Viola in bilico sul baratro. Colpa del non gioco, di qualche scelta sbagliata di Prandelli, onestamente corretta in corsa: fuori Donadel dopo appena mezzora e un impalpabile Semioli ad inizio ripresa. La trasformazione è avvenuta nell'intervallo, quando i viola erano sotto di un gol dopo averne rischiato almeno un altro paio.
Cosa diavolo avrà escogitato Prandelli per trasformare 11 pecore in altrettanti leoni? La Fiorentina rientrava in campo caricata a mille. Trovava subito il rigore trasformato da Mutu (cucchiaio), poi la strada era in discesa. Perché molle era l'Udinese, capace di perdere la tramontana e di incassare in mezzora una rete ogni dieci minuti. Inutile la mossa tardiva di Marino che mandava in campo Di Natale a risultato ormai compromesso. Per l'attaccante della nazionale solo un rigore che addolciva assai poco l'amaro per quello che sembrava essere un terreno di conquista.
Quarantacinque minuti di Udinese: sontuosa la formazione di Marino nonostante rinunce importanti, con Quagliarella e Di Natale in panca. Era la serata doc di Antonio Floro Flores. Un folletto imprendibile per la difesa di Prandelli. Mai vista, se non a Roma contro la Lazio, una Fiorentina altrettanto floscia, senza idee ma anche senz'anima. Tutto il contrario di quello che Prandelli aveva chiesto ai suoi soldati nel corso di una travagliata settimana. Floro Flores si faceva vedere già al quarto d'ora con un colpo di testa, ma firmava il suo capolavoro al minuto 29: pallone arpionato in area, slalom a seminare la difesa viola e gran girata che non lasciava scampo a Frey. Uno di quei gol degni di entrare nell'antologia del calcio.
Poi la ripresa cambiava tutto. Una trasformazione a 360 gradi, una partita capovolta, come il suo risultato.
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