La ricerca Sbugiardati dal Cicap

Le testate e gli astrologi citati in questo pezzo sono pregati di rivolgere eventuali rimostranze non al Giornale, bensì ai «segugi» del Cicap (Comitato per il controllo delle affermazioni sul paranormale). Come cani da tartufo che fiutano la trifola, quelli del Cicap nasano le previsioni tarocche dei lettori di tarocchi. È un giochetto - questo di sbugiardare maghi, cartomanti e affini - che si ripete ogni anno, ma che continua ad appassionarci strappando sempre qualche sorriso. Il Cicap un po’ ci marcia, anche perché ricordare che il «Divino Otelma» e la «sensitiva Teodora Stefanova» sono inattendibili è un po’ come rimarcare che il Trota non è un genio: insomma, lo sanno già tutti. Che poi sparare a zero sulla povera Stefanova (a proposito, complimenti per il seno rifatto...) non è neanche giusto. Lei infatti aveva anticipato che il «Pdl nel 2011 avrebbe cambiato nome»: beh, ci è andata abbastanza vicino, considerata l’opzione «Forza Gnocca» (poi, purtroppo, rientrata).
Ma al Cicap non fanno sconti a nessuno e mettono il dito nella piaga dei vaticini farlocchi che annunciavano per quest’anno «segnali di ripresa rispetto al 2010» e «il miglioramento della situazione economica europea a partire a partire dalla primavera»; ci mancava solo una «Grecia leader in campo finanziario» e la frittata sarebbe stata completa.
Ma anche gli astrologi si sono fatti furbi. Imparando a prenderla alla larga, molto alla larga. Molte previsioni riguardano infatti eventi che da qualche parte del mondo, con un anno a disposizione, probabilmente capiteranno: basta prevedere «un grosso scandalo» o magari «un forte terremoto» per avere la certezza di indovinare. «Proprio come ha fatto Grazia Mirti sull’edizione online del Sole 24 Ore - sottolineano quei maligni del Cicap - vaticinando genericamente “venti di guerra e disordini collettivi”».
Esempi di fiaschi clamorosi? Il «Divino Otelma» aveva apparentemente previsto elezioni, con il dettaglio che la legge elettorale sarebbe stata più o meno la stessa; ma il linguaggio criptico («La pugna cartacea 2011 non scioglierà il Nodo Gordiano») ne ha resa incerta l’interpretazione. Luciano Sampietro, interprete di Nostradamus, aveva previsto la caduta del Re del Marocco, che invece è stato uno dei paesi immuni dalla «Primavera Araba».
Anche Antonia Bonomi, firma storica dell’astrologia italiana, è finita nel mirino del Cicap: «Si è lanciata in affermazioni poco verificabili, come “Vittorio Sgarbi non dovrebbe esagerare con le sgarbate” oppure “Roberto Maroni qualunque cosa accada può sfruttare l’esperienza acquisita”».
Secondo Astra di gennaio scorso: «Fernando Alonso, alla guida della Ferrari, da settembre conterà sul tocco vincente di Marte: può sostenerlo fino al titolo mondiale». Evidentemente Marte non è bastato.
Mauro Perfetti su Oggi prevedeva che per Roberto Benigni le stelle «col trascorrere del 2011» si sarebbero illuminate «di fortuna nel lavoro». Facile fare previsioni così: proprio pochi giorni prima sul Corriere della Sera era stata annunciata una collaborazione tra l’attore toscano e Woody Allen per un film da girare in estate, Bop Decameron (poi, Nero Fiddled).


Un ultimo episodio che è lo specchio di un mondo: il povero Paolo Fox, «stella» astrologica della Rai, rimasto imbottigliato nell’inaspettato ingorgo provocato dall’apertura di un centro commerciale. Conseguenza: Fox non riesce ad arrivare in trasmissione, dove il conduttore Giancarlo Magalli lo prende in giro per non aver previsto l’ingorgo. Mitico Magalli!

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