La ricetta di Harvard «Stipendio ai figli in cambio di bei voti»

La proposta di un ricercatore Il sindaco di New York accetta: da settembre paghe agli scolari migliori. E se ne parla anche in Italia

da Washington

Il sindaco di New York, Micheal Bloomberg, ha preso una solenne decisione: pagherà in moneta sonante gli studenti di famiglie povere che portano a casa dei bei voti. L'incentivo dollaro per i ragazzini che dimostrano di voler imparare meglio e di più non è un'idea personale del sindaco.
Bloomberg, da quel grande uomo d'affari che è, ha semplicemente adottato con entusiasmo la proposta Roland Fryer un giovane economista dell'università di Harvard.
Fryer, 29 anni, nero, fa, malgrado la giovane età, parte della Society of Yellow di Harvard, occupa cioé uno dei posti più prestigiosi nel campo della ricerca e ha già pubblicato decine di articoli sull'ineguaglianza fra bianchi e neri e le differenze razziali nel mondo della scuola.
Decine di presidi e direttori didattici di New York sono già stati informati da City Hall sul piano «dollari in cambio di bei voti». Gli studenti che intendono qualificarsi per la paghetta dovranno sottoporsi ad un primo test il prossimo settembre.
Il piano paghetta di Roland Fryer prevede cinque dollari per i bambini di quinta elementare e dieci per quelli di terza media che superano il primo esame. Lo stipendio sale poi rispettivamente a 25 e 50 se lo studente migliora il suo punteggio. E dire che le somme proposte negli Stati Uniti sono basse in confronto a quelle di cui parla uno studioso italiano, Fabio Di Tullio. Nel suo Contratto con i figli, propone somme variabili a seconda dell’età degli scolari. Alle scuole superiori i giovani possono raggiungere anche 250 euro, a fronte di un nove in pagella.
Va da se che la paga agli scolari susciterà polemiche. «È orrendo pagare i bambini perché compiano il loro dovere - ha commentato Jane Hirshman, presidente di Time Out From Testing, un gruppo che si batte per l'abolizione degli esami competitivi - potrebbero usare il denaro per fornire nuove risorse alle scuole»
Il denaro per gli studenti meritevoli verrà raccolto nel settore privato. «È nostro dovere - ha spiegato il sindaco Bloomberg - prendere in considerazione ogni opzione per incoraggiare i ragazzi che provengono da famiglie meno abbienti. Se non lo facessimo dovremmo vergognarci»
La proposta dell'economista Fryer per motivare i bambini dei ghetti a studiare per un futuro migliore non è che una delle iniziative pilota che spuntano come funghi in America. In molti stati della federazione da tempo le scuole pubbliche vengono premiate con fondi per nuove attrezzature d'avanguardia in base al punteggio degli studenti. Il controverso test McGraw Hill cui vengono sottoposti tutti gli allievi di una scuola per permettere alla direzione di ottenere fondi supplementari sta suscitando polemiche a non finire. A New York le scuole dei quartieri meno abbienti che aderiranno all'iniziativa del test McGraw Hill verranno premiate con un bonus di 5mila dollari.
Anche in altri stati la paga, ovvero il compenso in moneta sonante per gli allievi migliori, sta diventando sempre più comune.

A Chelsea, in Massachusetts, gli allievi modello che non bigiano la scuola per l'intero anno scolastico intascano 25 dollari. A Dallas per invogliare i bambini a leggere il provveditorato agli studi paga due dollari per ogni libro completato.

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