Il ricordo della «manina» tra silenzi del mister e spettacolo sugli spalti

Il ricordo della «manina» tra silenzi del mister e spettacolo sugli spalti

(...) verso la serie A, Genoa verso la serie C. Oggi però il patron sogna «solo» di vincere il derby per diventare il presidente che ha firmato una storica cinquina. «Sappiamo che è la gara più importante della nostra stagione e vogliamo dare una gioia ai nostri tifosi», le ultime parole pronunciate da Preziosi prima che tutto il pianeta rossoblù venisse avvolto dal silenzio.
Muti (allenatore, giocatori, dirigenti) alla meta. Alla vigilia del derby Ballardini non parla mai: scaramanzia o pretattica? Difficile pensare alla seconda ipotesi considerando la fedeltà del tecnico al 4-4-2. Del resto, squadra che vince non si cambia. E squadra che ha già vinto il primo derby deve (dovrebbe) essere confermata anche nel secondo. Eduardo tra i pali. Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito in difesa. Rafinha, Milanetto, Kucka, Rossi a centrocampo. Palacio e Floro Flores (unico ex delle due squadre) davanti. In realtà restano due piccoli dubbi sulle fasce. Rafinha, match-winner nel derby di febbraio con un bolide sotto la Nord, è favorito su Konko, mentre Rossi dovrebbe spuntarla su Antonelli. Il capitano del Genoa ha ripreso ad allenarsi solo da pochi giorni e avverte ancora un po' di fastidio nel punto in cui si era infortunato prima della gara con il Lecce. Stringerà i denti come nel derby dell'anno scorso. Quando non ce la farà più, verrà sostituito da Antonelli.
Per la «madre di tutte le partite» Ballardini ha convocato 20 giocatori, compresi Moretti che ha superato in extremis i problemi al ginocchio e Veloso al rientro dall'infortunio. Non ci sono Chico e Jankovic, ormai ai margini della squadra. Dei giovani convocato solo il terzo portiere Perin. Oggi non è prevista alcuna sgambata a Pegli, ma un risveglio neuro muscolare in albergo; nel pomeriggio l'ultima riunione tecnica, poi rotta verso lo stadio. Dove non ci sarà il tutto esaurito.
Ma non per «colpa» del Genoa, visto che alla società di Villa Rostan sono rimaste poche decine di biglitti di tribuna. Gradinata Nord, settore 5 e Distinti sono comunque andati esauriti. I Figgi do Zena hanno preannunciato una coreografia da brividi proprio nei Distinti. I varchi d'ingresso dello stadio saranno aperti dalle ore 18 per ridurre i tempi di attesa ai tornelli.
Blindato il quartiere di Marassi. Alle 15 verranno chiuse al traffico via De Prà e Corso De Stefanis. Tre ore prima sarà interdetta via Clavarezza. Gli scommettitori vedono un derby all'insegna dell'equilibrio. Secondo Agipronews, Samp e Genoa hanno le stesse chance di vittoria (2.60), mentre il pareggio è quotato 3.50. Iziplay considera il Doria favorito (37%) sul Grifo (32%).
Una curiosità: l'8 maggio è una data storica per la società rossoblù.

L'8 maggio 1898, infatti, il Genoa vinse il suo primo campionato italiano di calcio, organizzato dalla neonata Federazione italiana football, superando in semifinale la società Ginnastica Torino e in finale l'Internazionale Torino. A quei tempi non si chiamava ancora scudetto. e il derby non esisteva.

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