Altro che Napoli. In Lombardia, il problema dello smaltimento rifiuti si risolve senza troppe polemiche: non occorrono commissari. Il consiglio damministrazione della Bea, Brianza Energia Ambiente, ha deciso di realizzare un nuovo termovalorizzatore, a fianco di quello già esistente costruito alla fine degli anni Sessanta. Adesso, il forno di via Agnesi a Desio, che ha fatto il suo tempo, nonostante la possibilità di smaltire 240 tonnellate di spazzatura il giorno, è in grado di incenerirne solo la metà. I lavori per mettere in piedi la nuova e moderna struttura dureranno quattro o cinque anni e limpegno di spesa, precisa Alcide Copreni, presidente della Bea, «sarà di 80 milioni di euro». Daccordo il sindaco desiano Giampiero Mariani. «Occorre cominciare a considerare il rifiuto non esclusivamente come un problema, ma come una risorsa, ad esempio per lo sviluppo del teleriscaldamento». «Con il nuovo impianto puntiamo garantisce il presidente della Bea allautosufficienza del bacino brianzolo: andremo a realizzare due forni con una potenzialità termica di 75,5 megawatt, un recupero energetico di 34,5 megawatt e una potenzialità lavorativa di 330 giorni l'anno. Diventerà una sorta dimpianto come quello esistente a Brescia. Potranno essere smaltite 90mila tonnellate allanno. «Per quanto riguarda linquinamento - garantisce Copreni - posso rassicurare tutti che il nuovo forno avrà un impianto di depurazione dei fumi decisamente allavanguardia, in maniera da non creare pericoli per la salute della gente».
Una volta entrato a pieno regime il nuovo termovalorizzatore, limmondizia di Seregno e di Monza arriverà a Desio. Un particolare che ha già fatto arricciare il naso a numerosi desiani timorosi che la città possa diventare la «capitale brianzola del rifiuto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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