«Il confronto resta aperto». Ma, sia chiaro fin da subito, «a Roma Rifondazione non vuole fare lo zerbino del Pd, né esserne fagocitata». Nellincontro che si è svolto ieri in Campidoglio fra il sindaco, Franco Giordano e Massimiliano Smeriglio, rispettivamente segretario nazionale e romano di Rifondazione, il Prc ha messo in chiaro la sua posizione.
Da qualche settimana il partito di Giordano non fa più mistero dei malumori che a sinistra sta provocando il doppio ruolo di Veltroni, quello nazionale di candidato alla guida del Pd e quello locale di sindaco.
Tanto che Giordano, al termine dellincontro durato circa unora, dice: «Siamo venuti qui proprio per questo». «Lincontro di oggi (ieri, ndr) è servito per ritarare il rapporto in un contesto che è mutato: la candidatura di Veltroni, che a Roma guida una coalizione che comprende anche noi, alla guida del Pd cambia gli assetti nellamministrazione comunale», spiega Smeriglio.
Tutti i malumori sono stati messi ieri sul tavolo del confronto, «durante il quale si è parlato solo di Roma», aggiunge Giordano, o meglio del laboratorio Roma, che secondo il Prc rischia di essere messo in crisi. A metà agosto, in un intervento apparso sul quotidiano Liberazione, Smeriglio scriveva: «Il sindaco ha deliberamene messo in crisi gli assetti costruiti nel quinquennio precedente, promuovendo una idea di città in cui stentiamo a ritrovarci. Il patto per la legalità, i mega-campi per i rom, la riduzione dei poteri effettivi del consiglio comunale, lutilizzo continuo di forza lavoro precaria nellamministrazione e, in fondo, un certo fastidio per i partiti e tutti i corpi intermedi che hanno lambizione di non ridursi a fare da cinghia di trasmissione del super sindaco».
Eccole, le cause dei malumori della sinistra radicale, che ieri sono state al centro dellincontro, in cui si è parlato di emergenza abitativa, precarietà e lavoro innanzi tutto, ma anche di vivibilità nelle grandi aree e di sicurezza, tema su cui le opinioni fra il sindaco e Rifondazione divergono non poco. E poi ancora, la richiesta di maggiore attenzione ai soggetti più deboli della società e il discorso degli appalti soprattutto per quanto riguarda i lavori di edilizia pubblica.
Si è discusso anche di disarmo e della possibilità che Roma diventi la città da cui far partire le sollecitazioni al riguardo. Veltroni, così come Smeriglio, parla di «incontro positivo» e rassicura il Prc: «Quel modello che abbiamo costruito insieme nel corso di questi anni è un modello che continuerà».
Ma anche se il segretario romano del Prc dice che «il sindaco ci ha rassicurato che continuerà a tenere conto dellalleanza plurale tra le varie forze politiche di sinistra nellamministrazione della città», poi puntualizza: «Continueremo la verifica su una serie di questioni, perché si è capito che la soluzione dei rapporti tra la sinistra e il sindaco sta nellintreccio di responsabilità tra il piano romano e quello nazionale».
Insomma, Rifondazione ha ribadito ancora una volta le sue posizioni. «Ora sta a Veltroni...», ammonisce Smeriglio.
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