Riforma fisco, Tremonti: voglio farla E Bossi: "I soldi li abbiamo trovati..."

Dopo la polemica con il Carroccio, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, torna a parlare della riforma fiscale e precisa: "Voglio farla, ho le idee chiare e ci penso da un anno. Il problema è dove trovare i meccanismi finanziari". Poi spiega: "Ieri ho avuto l'imprudenza di usare la parola prudenza"

Riforma fisco, Tremonti: voglio farla 
E Bossi: "I soldi li abbiamo trovati..."

Levico Terme - "Alla fine ho trovato il coraggio di venire qua - ha esordito nel suo intervento attesissimo il ministro Tremonti - poi vedremo se ho fatto bene o no. Non sono tormentato e dirò quello che penso e devo dire. Ci sono cose in cui dimostri più coraggio se le dici che non se le taci". E quello che pensa e che dice riguarda appunto la riforma fiscale sulla quale il ministro dice di avere le idee chiare. "Voglio fare la riforma fiscale e ho le idee chiare, ci sto pensando da un anno. Ho le idee assolutamente chiare su cosa è giusto per il fisco, su quali aliquote applicare. Non è un problema di posizione personale". È quanto ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti alla Festa della Cisl. "La questione - ha spiegato - è dove trovare i meccanismi finanziari. Potrei dire datemi ottanta miliardi ma è una cifra forse eccessiva. Ma non si può andare al bar a dire "da bere per tutti". Chi paga? Voi. Io sono tentato di dire: vi faccio la riforma e voi mi trovate 80 miliardi".

"La mia è stata imprudenza" Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti torna a parlare della riforma fiscale ribadendo che lui non è affatto contro la riforma, ma occorre essere sicuri di reperire i fondi. "Ci sono cose per cui dimostri più coraggio se le dici che non se le taci e fai finta che non ci sono. Ieri ho avuto l’imprudenza di usare il termine "prudenza" ma "era riferito al mondo, si vede che non bisogna più usarlo. La speculazione è causa di instabilità o si dà una vera regolata alla finanza, cosa che non c’è stata o si inventa un nuovo driver di crescita come è stata l’automobile, manca al mondo occidentale e se manca al mondo occidentale manca al mondo", ha detto il ministro riferendosi alle parole pronunciate ieri a cui è seguita la risposta del Carroccio e di Maroni, il quale aveva detto che "serve più coraggio".

"Abbiamo tenuto i conti in ordine" E sempre rivolgendosi a Maroni, Tremonti ha dichiarato: "Tendere verso il pareggio di bilancio è saggio avendo il terzo o quarto debito del mondo. Non è un obiettvo di ragioneria. Tenere in ordine i conti in italiano vuol dire tenere il bilancio dello Stato. Noi lo abbiamo fatto in una crisi drammatica. Abbiamo tenuto il risparmio delle famiglie e la coesione sociale. Un qualche coraggio credo il governo lo abbia dimostrato. Dobbiamo seguire un percorso di rientro sul deficit non per vincolo europeo, perché l’Europa non è solo una convention di burocrati, ma se hai una moneta comune hai anche una responsabilità comune"

No tasse alle famiglie "Credo ci sia molto spazio per agire su alcune voci" per una riforma fiscale. Per quanto riguarda l’Iva, ha spiegato Tremonti: "in tempi e con andamenti diversi si può prendere in considerazione un aumento, ma in questo momento è difficile, perché è possibile innescare una tendenza all’aumento dei prezzi". Il gettito derivante dal recupero dell’evasione fiscale - ha poi messo in rilievo - è un serbatoio enorme: si è visto quello che ha dato, credo possa ancora dare molto". Avendo già messo in sicurezza il sistema dell’assistenza e della previdenza sociale "ora - ha aggiunto - si può pensare ad un dividendo da evasione fiscale per i giovani e i lavoratori". Sulle rendite finanziarie ha invece evidenziato che "si può fare un ragionamento, ma non sono disposto a tassare il risparmio delle famiglie". 

Tagliare i costi della politica "Trovo sia giustissimo che per tutti gli incarichi pubblici in Italia non si prenda di più della media europea. Non è più accettabile". È quanto ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti parlando alla Festa della Cisl. "Non è più accettabile - ha aggiunto - che le cariche pubbliche in Italia abbiano un costo differenziale rispetto all’Europa. Se la moneta è comune, la politica deve essere comune". Con questa operazione, ha spiegato il ministro, non si fanno "grandi i numeri, ma la legittimazione della riforma fiscale deve venire anche da un forte taglio dei costi della politica, così si è legittimati nel chiedere i sacrifici alla gente. Ci vuole comunque cautela: è difficile chiedere ai capponi di votare per l’anticipo del Natale". "Prima del 18 giugno rendiamo pubblici i lavori dei tavoli di studio" sul fisco. È quanto ha annunciato il ministro Giulio Tremonti parlando alla Festa Cisl. "Non è mai stata fatta in Italia - ha spiegato - una ricerca di questo tipo su un mondo che in trent’anni è diventato un caos. Lì non troverete le ipotesi sulla riforma, che spettano alla politica, ma un lavoro straordinario fatto da più di cento persone per più di cinquecento pagine di dati e tabelle. È il lavoro più importante fatto sul fisco dal dopoguerra".

Bossi: i soldi li abbiamo trovati... Sulla riforma del fisco "Tremonti ha abbastanza ragione. Il problema è che bisogna trovare i soldi, anche se per la verità i soldi li abbiamo trovati. La riforma si può fare".

Il leader della Lega, Umberto Bossi, ha risposto così a chi gli chiedeva come conciliare l’invito ad avere più coraggio fatto ieri dal ministro Roberto Maroni e il monito alla prudenza lanciato dal titolare dell’economia, che stamani ha sottolineato la possibilità di fare la riforma fiscale a patto di capire "dove trovare i meccanismi finanziari".

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