Roma - Il tema delle riforme è ancora una volta al centro dell'agenda politica. A parlarne è il presidente del Senato, Renato Schifani, che rilancia quella che, a suo modo di vedere, è una necessità: per farle serve una larga maggioranza. "Non può e non deve essere soltanto quella delle forze politiche che sono attualmente al governo. La mancata condivisione, il non raggiungimento di un felice equilibrio tra tutte le forze politiche - ammonisce Schifani - rischierebbe di fare naufragare qualunque progetto, come è accaduto nelle passate legislature. Nelle mozioni votate alla unanimità al Senato si è affermata la necessità di giungere all’approvazione di un testo condiviso dalla più ampia maggioranza parlamentare. Io mi considero fin d’ora garante del metodo inclusivo approvato in Senato all’unanimità".
Pari dignità per le due Camere "Non una Camera di serie A e l’altra di serie B: entrambi i rami del parlamento dovranno avere pari dignità istituzionale nei ruoli e nelle competenze a ciascuno assegnati". Schifani, intervenuto a un convegno, a Montecitorio, sui giovani e la politica, ha sottolineato che è "impervio e possibile fonte di complicazioni per il funzionamento della forma di governo percorrere la via di escludere il Senato dal circuito fiduciario".
Valutare ogni proposta "Ben vengano - prosegue Schifani - progetti da tutte le forze politiche sui quali dovrà essere effettuata un’attenta analisi, dovrà esserci confronto, dialogo, eventualmente anche acceso, purché alla fine del percorso di raggiunga un risultato che sia, se possibile, la giusta mediazione tra diversi punti di vista". L’auspicio del presidente del Senato è che si possa arrivare ad un "prodotto di vera qualità capace di ridare slancio e snellezza all’intero sistema parlamentare e che sia idoneo a risolvere i problemi sociali ed economici degli italiani".
Bossi: riforme condivise? Si vedrà "Quando vai in parlamento si vede se sia possibile che le riforme siano condivise o meno": così il leader della Lega Umberto Bossi replica ai cronisti, conversando in Transatlantico, se il Carroccio ribadisca la necessità che le riforme siano condivise.
E sulla preoccupazione espressa da Schifani, circa i rischi di una camera di serie A e una di serie B, Bossi puntualizza: "Se fai il federalismo devi fare il Senato federale. Ma Schifani non ha detto che non vuole il Senato federale, ha detto che non deve diventare una Camera di seconda serie e non lo diventerà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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