Una bacca esotica chiamata camu camu di origine amazzonica è in grado di ridurre il grasso nel fegato in coloro che soffrono di steatosi epatica.
Quest’ultima è nota come una patologia che comporta un accumulo di grassi nelle cellule del fegato a causa di un eccesso di zuccheri e alimenti troppo grassi. Se trascurata può dar vita ad una vera e propria infiammazione che tende a cronicizzarsi.
È legata alla sindrome metabolica ed è caratterizzata da un forte sovrappeso e da una resistenza maggiore all’insulina. Colpisce circa un quarto degli italiani tra i 18 e i 70 anni.
Che cos’è il camu camu e quali i benefici
Questa bacca esotica viene coltivata nelle aree amazzoniche. È ricavata da un arbusto che si cresce particolarmente in Perù e Brasile. Ha un colore rosso-viola e presenta un diametro tra 1 e 3 cm. Assomiglia ad una ciliegia dalla buccia sottile e dalla polpa rosso-rosa. È una bacca succosa e molto acida da sapore agrumato. È utilizzata per rafforzare il sistema immunitario durante i cambi stagionali. Agisce efficacemente nel contrastare l’attacco di batteri e virus che possono minacciare la salute dell’organismo. Le popolazioni amazzoniche utilizzano queste bacche preziose per contrastare il raffreddore. Ad esse sono riconosciute anche proprietà ipotensive e antidepressive. Il camu camu infatti ha il potere di stimolare la produzione di serotonina, il famigerato ormone del benessere.
Svolge anche una preziosa azione anti -aging grazie alla sua alta concentrazione di vitamina C e polifenoli che contrastano la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Utilizzato anche nel trattamento delle malattie neurodegenerative. Lo si trova in commercio soprattutto sotto forma di polvere che può essere aggiunta a succhi di frutta, smoothies, yogurt e cereali.
Camu camu: quanto assumerne e dove agisce
Un recente studio pubblicato su Cell Reports Medicine ha rivelato quanto l’azione antiossidante e antinfiammatoria del camu camu sia efficace per ridurre gli effetti della steatosi epatica. La ricerca in questione dimostra che l’assunzione di 1,5 grammi di polvere di camu-camu al giorno somministrata per 12 settimane riduce del 15,85% il grasso epatico.
Come agisce la bacca
Il merito è dell’azione preziosa dei polifenoli contenuti in questa bacca esotica che l’organismo assimila per ridurre il grasso epatico e per stimolare la degradazione dei lipidi tramite ossidazione.
Da quanto è emerso i ricercatori consigliano vivamente di consumare il camu camu per ridurre efficacemente i livelli degli enzimi epatici ALT e AST che alterano il microbioma intestinale e che indicano che ci sono danni a livello epatico.Efficace per la perdita di peso?
Il camu camu può essere utilizzato anche per perdere peso e contrastare l’obesità. La sua azione risulta più efficace di alcuni farmaci ampiamente diffusi per le malattie del fegato grasso.
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