Lampedusa - "Avete visto siamo stati di parola". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi vola a Lampedusa e incassa gli applausi e il caloroso benvenuto degli abitanti dell'isola. Facendo un sopralluogo sul molo commerciale di Lampedusa, il Cavaliere ha assicurato che "la situazione è sotto controllo". In nottata sono arrivati altri seicento immigrati, ma il governo ha già disposto le navi che porteranno i clandestini via dall'isola. Da lunedì cominceranno, infatti, due voli regolari al giorno per il rientro in Tunisia. Ma il premier guarda alla Francia e alla Germania che stanno bloccando le frontiere e lancia un avvertimento: ""Se L'Europa non ci aiuta, allora è meglio dividersi".
Berlusconi torna a Lampedusa Berlusconi è stato accolto con applausi all’aeroporto di Lampedusa. Una decina di persone lo ha acclamato urlando: "Forza Silvio!", "Bravo presidente!". Subito dopo il Cavaliere ha fatto un sopralluogo sul molo commerciale e ha assicurato che "la situazione è sotto controllo". "So degli ultimi sbarchi, e stiamo provvedendo a pianificare le operazioni di trasferimento verso altri centri in Italia". Dopo i 244 approdati intorno alle 14.30 su un barcone partito dalla Libia, altri 55, tra cui una donna, sono infatti stati soccorsi a 18 miglia dalla costa da una motovedetta della Guardia di Finanza. In questo caso l’imbarcazione sarebbe partita dalla Tunisia. Un terzo barcone, infine, è riuscito a raggiungere direttamente la spiaggia di Cala Madonna. Proprio per questo il governo premerà l'acceleratore sui rimpatri dei clandestini: "Il grosso delle pulizie è stato fatto: rimangono poche cose, ma andando in giro a vedere i siti non si riconosce nulla di fuori posto".
Le responsabilità dell'Europa A fronte degli sforzi fatti dal governo e da tutto il Paese, il Cavaliere ha chiesto che anche Bruxelles faccia la propria parte. "Quello dell’immigrazione deve essere un problema europeo, non per i 25mila migranti che abbiamo già accolto ma per quelli che arriveranno - spiega il capo del governo - sarannno di certo nuove partenze dalla Libia che è in stato di guerra". Per Berlusconi "il buon senso vorrebbe che si raggiungesse presto un accordo" con la Francia che "deve rendersi conto che l’80% di loro dichiara di voler raggiungere parenti e amici in Francia". "Se non ci sarà un accordo - continua il premier - saremo costretti ad inserirli nei centri di accoglienza dove possiamo tenerli solo 6 mesi e dopo sarebbero liberi di raggiungere la Francia". Nel frattempo il governo farà perno sul fattore psicologico per fermare gli arrivi dal Nord Africa. "Immagino che quando in Tunisia si sarà venuti a conoscenza dei rimpatri da Lampedusa, tutti coloro che hanno intenzione di venire qui si domanderanno se ne valga la pena", continua il Cavaliera che crede "non ne valga la pena".
I rapporti con la Merkel Berlusconi è "sicuro che la cancelliera Merkel non potrà che convenire sulla necessità di una politica di compartecipazione europea" nell’affrontare quello che è uno "tsunami umano". Nel corso della conferenza stampa a Lampedusa, il premier spiega alcune prese di posizione della Germania che sarebbero motivate "forse da ragioni interne" legate al consenso dei propri elettori, "ma poi alla fine si deve fare il confronto con la realtà". "Non ho soverchi dubbi sul fatto che la cancelliera" tedesca Angela Merkel "possa mettere in campo il suo contributo", spiega Berlusconi. "Forse per ragioni interne in un momento difficile per tutti i governi d’Europa, in un momento in cui questa crisi rende difficile l’attività di governo, in cui tutti i governi soffrono di popolarità, con una caduta verticale del gradimento dei cittadini nei confronti dei capi di governo, capisco che ci siano degli atteggiamenti da tenere nei confronti del proprio elettorato, ma poi alla fine si deve fare i conti con la realtà", sottolinea il presidente del Consiglio. "Si deve fare i conti con la realtà e con il fatto che l’Europa o è qualcosa di vero e di concreto, oppure non è - aggiunge - E allora meglio ritornare a dividerci e ciascuno a inseguire le proprie paure e i propri egoismi". Il Cavaliere crede che "la cancelliera non potrà che convenire su una politica di compartecipazione dell’Europa alla risposta a questo fenomeno di tsunami umano".
Ventimiglia ancora nel caos Gli extracomunitari arrivano al posto di polizia in gruppi di dieci, e compilano i moduli per la domanda del tanto atteso documento, che permetterà loro di andare in Francia. Ma c’e anche qualcuno che non ha voglio di aspettare, perchè i permessi di soggiorno non arriveranno prima della prossima settimana, e cerca di passare la frontiera in treno o a piedi.
Una decina di immigrati sono saliti sul treno delle 9,47 per Mentone. Sono tutti riusciti a eludere i controlli, che sembrano comunque essersi attenuati. Intanto la notte scorsa al centro di Ventimiglia hanno dormito 150 migranti e la struttura è al completo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.