Milano - Munch e Dalì, il Rinascimento fiorentino e l'arte onirica del 1900. Da nord a sud, anche questo weekend è ricco di appuntamenti a non perdere.
A Udine Per la prima volta arriva in Italia la pittura scandinava del secondo ’800 e le grandi opere di Edvard Munch, dal 25 settembre negli spazi di Villa Manin. Fino al marzo 2011 saranno esposte 122 opere, di cui 35 del pittore famoso per l'Urlo, che hanno come tema comune il paesaggio e la figura. L’esposizione si articola in cinque sezioni, quattro dedicate alle scuole nazionali di Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia. L'ultima raccoglie invece i dipinti di Munch, nei quali si coglie un progressivo intento del pittore di scavare dentro le persone, con il paesaggio che passa dall’impressionismo francese al simbolismo. In tal modo l’artista norvegese racconta l’anima dell’uomo dentro la natura in un crescendo di inquietudine, alla ricerca di una rappresentazione artistica capace di andare oltre l’immagine reale per farsi emozione.
A Milano L'attesa mostra Il sogno si avvicina dedicata a Salvador Dalì è stata aperta questa settimana a Palazzo Reale. Filo conduttore delle opere eposte è il particolare rapporto tra l'artista surrealista e il paesaggio. Non mancano però altre tematiche tra la cinquantina di capolavori che si potranno ammirare fino al prossimo 30 gennaio, a cominciare dalla denuncia degli orrori della guerra. Sono esposti infatti sia Il volto della guerra, del 1940, che Dalì dedicò alla guerra civile spagnola, sia Il dubbio atomico e uranico melanconico, dipinto del 1945, subito dopo lo scoppio delle due bombe atomiche sul Giappone. Esposta anche la singolare Crocifissione, del 1954, prestata dai Musei Vaticani. Inoltre, grazie ad alcuni disegni originali, è stata ricostruita una nuova versione della Sala Mae West, che Dalì realizzò nel ’75 per il suo Museo Teatro di Figueras, in onore della popolare attrice americana.
A Firenze Parte domani a Palazzo Strozzi, sarà chiusa il 23 gennaio 2011, la mostra Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici. Tra le 90 opere esposte, tre inediti. Si tratta della prima monografica dedicata al pittore fiorentino mai realizzata al mondo. Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino, ha incarnato la pienezza della "maniera moderna" negli anni del governo di Cosimo I, offrendo con la sua pittura impeccabile uno sguardo indimenticabile sulla famiglia Medici.
A Perugia Alla Galleria Nazionale dell'Umbria è il sogno a farla da padrone. Attraverso un centinaio di opere, la mostra racconta l'arte del XX secolo, dal simbolismo di inizio '900 ai diversi surrealismi, per finire con le più suggestive espressioni del cinema. Esposti anche i capolavori di Chagall, Mirò, Dalì, Magritte, ma anche di Sandro Chia, Mimmo Paladino, Julian Schnabel, Damien Hirst fino ai disegni di Federico Fellini. Intitolata Teatro del sogno da Chagall a Fellini, l’importante rassegna illustra come l’immaginario estetico degli artisti del ’900 si sia ispirato alla sconfinata dimensione onirica che, dalla nascita della psicanalisi in poi, ha preso via via nuova consistenza.
A Roma Rivive nelle sale del Vittoriano il mito di Fausto Coppi. La mostra che ricorda i cinquant'anni dalla sua morte conta tanti oggetti appartenuti al corridore più veloce dell'epoca d'oro del ciclismo.
Fino al 31 ottobre sarà possibile ammirara la maglia azzurra della Bianchi, quella rosa del Giro del ’40, il casco indossato al Vigorelli nel ’42 nella prova per conquistare il record mondiale e la sua bici da pista. E ancora lettere dei fan, ritagli di giornali, filmati, tantissime foto, gli scoop del suo amore con la Dama Bianca e i titoli di copertina con il drammatico annuncio della sua morte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.