Fa ridere, e parla di videogiochi. O meglio, di chi vive per, con e in mezzo ai videogiochi. Il cliché videogiocatore uguale nerd occhialuto - o al massimo bisteccone 28enne fuori corso - è decaduto da tempo. La passione per i joypad è un fenomeno totalmente trasversale, e «Gamers» (sul canale dedicato di Youtube o su gamestop.it), la prima sit-com sui videogiocatori mai vista in Italia, arriva per offrirci uno spaccato di quello che è in realtà oggigiorno il mondo dei fan delle consolle. Anzi, va oltre, raccontando in chiave comica tic, manie e parossismi dei frequentatori abituali di un punto vendita «Game Stop» (che produce la serie), colosso internazionale dei videogames, forte di 330 negozi solo in Italia.
In un continuo slalom tra gli scaffali dei videogiochi, espositori di controller e consolle, i due protagonisti, i commessi - unici personaggi fissi della serie - Camilla, interpretata da Camilla Cavo e Filippo (Stefano Annoni) devono mediare alle richieste assurde, ai quesiti improbabili e segnali di vera e propria follia dei loro clienti fissi. Ci sono la professoressa Montini (Carla Carelli), una quarantenne che fa finta di non sapere nulla di videogiochi mostrando un certo distacco e cercando solo titoli culturali, finendo poi per rivelare la sua vera passione per i generi più impensabili. Walter l'indeciso, interpretato da Nicola Stravalaci, pieno di dubbi su cosa acquistare. Archimede l'«inventore», interpretato da Gabriele Ciavarra: ogni volta si lamenta dei titoli che escono perché lui ha idee per sviluppare videogiochi molto più belli (peccato che siano altamente «improbabili»). E infine Gigi, il dark, interpretato da Christian Burruano (tenete d'occhio questo ragazzo, la sua «possessione» a corrente alternata fa proprio ridere): a vederlo fa paura, ma poi vorrebbe Gianni Morandi della playlist di Guitar Hero e preferisce coccolare i cuccioli di Nintendogs agli zombie di Resident Evil.
«Abbiamo voluto creare una sit-com in grado di offrire uno svago senza dover impegnare troppo il pubblico in termini di tempo e orari prendendo come modello le strisce a fumetti delle Sturmtruppen o dei Pesnuts», ha spiegato Luca Maragno, producer e regista di Gamers, nonché direttore di Game Informer, il mensile specializzato in videogiochi più diffuso in Italia. «Un episodio di Gamers dura cica tre minuti, il tempo giusto per strappare qualche risata e attraverso internet lo si può vedere quando si vuole. Sono sicuro che piacerà a tutti, non necessariamente solo ai videogiocatori».
«Per Game Stop è una forte operazione di brand marketing che siamo sicuri porterà traffico nei nostri punti vendita e sul sito www.gamestop.
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