Dal mito di Sisifo ai «Tararà» pirandelliani. Passando per Ennio Flaiano: «La situazione è grave, ma non è seria». Epica, arte e citazioni latine prese in prestito da Giuseppe Ondei nel suo discorso all'inaugurazione dell'Anno giudiziario per descrivere, anche questa volta, i cronici «vuoti di organico» del distretto giudiziario di Milano, dai magistrati al personale amministrativo. «Come si può pensare seriamente di raggiungere gli obiettivi del Pnrr?» si chiede, senza troppa retorica, il presidente della corte d'Appello.
Un discorso che inizia con un naturale riferimento al Giorno della memoria e al quarantacinquesimo anniversario dell'omicidio del giudice Emilio Alessandrini (il 29 gennaio) e che passa in rassegna gli snodi principali del sistema giustizia: dagli interventi della politica («c'è una bulimia riformatrice», dice Ondei), al sovraffollamento carcerario (è a quota 131 per cento nel distretto) fino alla giustizia minorile in cui si registra non solo un aumento dei reati commessi dai minori stranieri non accompagnati, ma un «preoccupante» numero di episodi di risse tra bande giovanili. E furti, rapine ed estorsioni aumentati a Milano dal 29 al 35 per cento. Siedono nelle prime file, tra le istituzioni, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il governatore lombardo Attilio Fontana.
I casi di cronaca fanno inevitabilmente capolino tra i discorsi dei magistrati. Se Ondei si schiera apertamente dalla parte dei colleghi sottoposti all'azione disciplinare del ministero per la fuga di Artem Uss, l'oligarca a cui furono concessi i domiciliari («il magistrato non può essere sanzionato solo per avere svolto una normale attività interpretativa»). E la procuratrice generale Francesca Nanni dedica un passaggio al processo sulla strage di Erba per il quale è stata ottenuta la revisione. «Quando l'opinione pubblica si divide fra innocentisti e colpevolisti - afferma - ciò in genere non avviene sulla base di elementi processuali», ma per «impressioni di simpatia o antipatia» oppure «per adesione ideologica». Si cita poi, negli interventi, Giulia Tramontano, uccisa incinta a coltellate dal fidanzato, come esempio di violenza di genere di «intollerabile drammaticità». E infine allo spin-off del processo ad Alessia Pifferi, accusata dell'omicidio della figlia di neanche due anni: ovvero l'indagine a carico delle due psicologhe del carcere che hanno redatto i test cognitivi per l'imputata e all'avvocata che la difende, tutte indagate per favoreggiamento e falso nel bel mezzo del processo principale. Sono gli avvocati, questa volta, a tenere il punto della questione. «L'Avvocatura non abbasserà mai la guardia», tuona il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Milano Antonino La Lumia.
Ecco i dati aggiornati della corte d'Appello. Si aggrava «la situazione» già «critica della sezione immigrazione» del Tribunale di Milano, «a causa dell'impressionante aumento delle procedure in materia di protezione internazionale e di asilo politico». E si registra un «incremento del numero di reati commessi dai minori stranieri non accompagnati». Se gli omicidi con vittime donne segnano un notevole calo (da 58 a 23), aumentano dell'8 per cento gli stupri e del 30 per cento quelli di gruppo. Stabili i dati relativi alle denunce per stalking, mentre per il reato di maltrattamenti si registra un aumento del 7 per cento.
Si registra aumento del 18 per cento invece gli infortuni lavorativi (13 quelli mortali) e sugli illeciti relativi a finanziamenti concessi durante la pandemia. «È significativamente aumentata si legge nella relazione - la trattazione di procedimenti sul superbonus 100% e dei bonus edilizi in generale».
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