Se qualcuno avesse mai nutrito dubbi su chi sarebbe stata la star numero uno della Mostra del cinema, ieri avrebbe avuto una risposta secca: Lady Gaga. L'area del red carpet è un delirio fin dalla mattina, qualcuno ha passato la notte lì. Alle sette e mezzo, intorno al tappeto rosso, c'è già un accampamento di zaini, materassini, ombrelli (per ripararsi dal sole). Alla conferenza stampa, la cantante è presa d'assalto dai giornalisti-fan. Lei, disponibile, si intrattiene fino all'ultimo secondo. Joaquin Phoenix e Lady Gaga sono i protagonisti di Joker: Folie à deux di Todd Phillips, in concorso. Il capitolo precedente, Joker, ha vinto proprio al Lido nel 2019 prima di portarsi a casa anche l'Oscar per il miglior film. Joker: Folie à deux a due è un sequel anomalo: c'è il solito, magnifico Joaquin Phoenix (Joker) ma deve dividere la scena con Lady Gaga (Harley Quinn, la donna del protagonista); c'è l'atmosfera dark ma il regista introduce una novità di non poco conto: accenni di musical. Infatti una parte del film è cantato, sono i brani a portare avanti la trama e insieme a commentare gli avvenimenti. Splendida la colonna sonora, tra duetti e standard jazz alla Frank Sinatra. Per il resto, il film si svolge in due soli ambienti: il carcere dove Joker è rinchiuso e il tribunale dove Joker è chiamato, come in un legal thriller, a rispondere delle sue azioni. Vi lasciamo scoprire il finale sorprendente. Il Joker di Todd Philipps è figlio dell'universo Dc Comics, nel quale è l'antagonista per eccellenza di Batman, ma di fumettistico non ha niente, tranne il trucco sul viso. Il Joker è il «doppio» di Arthur Fleck. Il primo è arrogante, sicuro, aggressivo. Il secondo è debole, incerto, bullizzato. Arthur è dissociato o finge di essere remissivo? Quale delle due è la sua vera personalità? Il caso giudiziario ruota intorno a questo interrogativo ma il Joker è anche l'epitome della frustrazione e del disagio diffusi nella nostra società. Gli esclusi dalla festa guardano con odio chi sta in cima alla piramide. Il Joker è pronto per essere un eroe. I suoi crimini, secondo i seguaci, sono atti di ribellione contro l'ipocrisia e l'ingiustizia. Se il Joker si metterà alla testa del malcontento, molte città americane salteranno in aria.
Ecco cosa hanno detto ieri in laguna i due protagonisti e il regista. Phoenix: «Ho sognato di interpretare di nuovo il Joker. Nel sogno cantavo. Ho chiamato Todd. E così è nato il nuovo film». Phoenix/2: «Ho perso molti chili, non dirò quanti. È stato difficile, anche perché contemporaneamente studiavo danza per il film. Ho 49 anni. Non credo rifarò di nuovo una cosa simile». Todd Phillips: «Il film precedente rispecchiava la società del momento e sembrava molto attuale. In questo caso Joaquin era restio a fare un sequel, ne avevamo parlato e avevamo concordato che se ci fosse stato un sequel questo doveva essere audace. Ecco perché è così diverso». Lady Gaga: «Tutti voi avrete pensato: non mi sarei mai immaginato un film così. Non è un musical, ma la musica consente ai personaggi di esprimersi meglio perché i dialoghi non sono sufficienti». Lady Gaga/2: «Molta della musica è realmente dal vivo e abbiamo lavorato molto sul modo in cui cantavamo. Per me è stato necessario dimenticare la tecnica e far sì che l'interpretazione rispecchiasse il mio personaggio». Lady Gaga/3: «Il film ha qualcosa di pittorico, dalle coreografie ai costumi.
Lavorare con Phoenix mi è piaciuto, una esperienza molto diversa da qualsiasi altra mai fatta prima. Credo di aver imparato che arrivare sul set con una idea preconcetta di quello che avremmo fatto era sbagliata, tutto è stato vissuto grazie... al caos che si era creato». Il Joker ride ancora.
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