Roma dichiara guerra al chewing gum selvaggio

A Roma ogni giorno 15mila gomme americane vengono buttate in strada, anche nei siti archeologici. Ogni anno sono cinque milioni e 547 mila quelle che vanno ad imbrattare le strade.

Roma dichiara guerra ai chewing gum. Perlomeno a quelli gettati in terra in maniera selvaggia e rimasti attaccati per terra. Sì, perché l'eredità più zuccherina lasciata all'Italia dalla Seconda guerra Mondiale una volta consumato e butatto via in maniera impropria, soprattutto in aree archeologiche o artistiche, può creare danni consistenti ai monumenti e grande dispendio economico per rimuoverle. Certo Roma non è Singapore, dove per una gomma americana si può finire in galera, ma le multe per chi sporca la città sono salate: 50 euro per chi viene scoperto a gettarle per strada. E oggi la città si è mobilitata per rimuoverle. La pulizia straordinaria delle gomme americane è iniziata ieri da Largo Argentina: tra gli improvvisati operatori ecologici c'erano il presidente dell'Ama (l'azienda che si occupa a Roma anche della nettezza urbana) Piergiorgio Benvenuti e la presidente dell'associazione «Noi per Roma» e consigliera regionale Isabella Rauti, insieme al sovrintendente di Roma Capitale Umberto Broccoli.
«A Roma ogni giorno 15mila gomme americane vengono buttate in strada e anche nei siti archeologici. Ogni anno sono cinque milioni e 547 mila quelle che vanno ad imbrattare le strade», dice Benvenuti. E considerato che il costo stimato per rimuoverle è calcolato in circa un euro, è facile calcolare un onere teorico di circa cinque milioni di euro. Dopo la pulizia di largo Argentina, è stato siglato un protocollo d'intesa tra la sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma capitale, Ama spa, e l'associazione «Noi per Roma», per l'avvio di un progetto congiunto di sensibilizzazione e di rispetto agli spazi pubblici per la salvaguardia delle aree monumentali e archeologiche della città anche dalle gomme americane.
«La gomma americana crea forte inquinamento perchè viene biodegradata ogni cinque anni. Questo protocollo d'intesa vuole coinvolgere tutti, cittadini e associazioni, nella cura e nella pulizia della città. Per questo abbiamo voluto compiere questa operazione con la quale abbiamo ripulito mezzo chilometro lineare di strade. Si tratta di un discorso culturale, cerchiamo di far passare il messaggio che non si può rovinare e sporcare Roma» continua Benvenuti. «Lo scopo dell'associazione «Noi per Roma» - dichiara Rauti - è impegnarsi in prima persona per migliorare il decoro e il benessere della città, attraverso il volontariato».

«È bello pulire ma è altrettanto importante non sporcare - conclude Broccoli - purtroppo devo dire che siamo un popolo di sporcaccioni, sia noi italiani sia, a volte, soprattutto i turisti, che considerano Roma una sorta di pattumiera, in cui si butta di tutto. Le gomme americane, poi, sono un danno incredibile perchè si attaccano e poi staccano pezzetti di marmo».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica