Roma - Si è suicidato il vice prefetto Salvatore Saporito. Era indagato nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per la sicurezza a Napoli, che ha coinvolto anche Finmeccanica. Saporito, che, secondo quanto riferiscono i colleghi, stava attraversando un periodo di grave depressione per le conseguenze dell’inchiesta, si è sparato un colpo di pistola. Saporito si è ucciso ieri sera nel bagno dell’alloggio che occupava nella caserma della polizia al Castro Petrorio.
L'inchiesta Il vice prefetto era finito nell’inchiesta della procura di Napoli sugli appalti per la realizzazione del Cen (centro elaborazione dati della polizia) previsto dal piano sicurezza del 2007 per fronteggiare l’emergenza criminalità nel capoluogo campano. L’ipotesi da cui è partita la procura è associazione per delinquere e turbativa d’asta. Lo scenario è quello di una serie di anomalie nell’adozione delle procedure per l’assegnazione degli appalti ad alcune società del gruppo Finmeccanica. Nell’inchiesta è coinvolto anche il vice capo della polizia ed ex questore di Napoli Nicola Izzo.
Le indagini L’inchiesta sugli appalti Finmeccanica della procura di Napoli rappresenta una "costola" dell’indagine sugli appalti al Comune partenopeo e, in particolare, del filone che portò al coinvolgimento di Mario Mautone, ex provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise. Nel corso dell’inchiesta vennero alla luce presunte irregolarità relative ad alcuni appalti riguardanti il cosiddetto "piano sicurezza" a Napoli e in provincia. L’attenzione dei magistrati, in particolare, si è concentrata sulla videosorveglianza e sulla realizzazione del Cen, il Centro di documentazione elettronica della polizia che sarebbe dovuto sorgere nell’area di Capodimonte. Al momento alcuni funzionari e dirigenti di Finmeccanica e di società del gruppo risultano indagati. Salvatore Saporito, il viceprefetto suicida oggi, fu convocato dai pm come persona informata dei fatti ma nel corso dell’interrogatorio la sua posizione si modificò on indagato .
Secondo indiscrezioni l’indagine si sarebbe estesa anche ad altri episodi e sarebbe entrata in una fase cruciale. Il fascicolo è affidato ad un pool di quattro magistrati della Dda - D’Onofrio, Falcone, Filippelli, Maresca - coordinati dal procuratore aggiunto, Rosario Cantelmo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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