Roma, una trans trovata morta nell'abitazione "Conosceva i carabinieri dell'affaire Marrazzo"

La trans Roberta trovata morta ieri impiccata nella sua abitazione in via Tor di Quinto a Roma. L'amica Rachele rivela: "Aveva avuto a che fare con i carabinieri del caso Marrazzo". La procura di Roma ha aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato e senza indagati

Roma, una trans trovata morta nell'abitazione 
"Conosceva i carabinieri dell'affaire Marrazzo"

Roma - La trans Roberta trovata morta ieri impiccata nella sua abitazione in via Tor di Quinto a Roma aveva avuto a che fare con i carabinieri coinvolti nel caso Marrazzo, l’ex presidente della Regione Lazio travolto dallo scandalo per i suoi rapporti con i transessuali. "Roberta aveva avuto un anno fa un problema con quei quattro carabinieri coinvolti nell’inchiesta sul presunto ricatto a Piero Marrazzo. In particolare con Carlo Tagliente (attualmente agli arresti domiciliari), che la vessava per una questione di documenti e permesso di soggiorno". A riferirlo è Rachele, una amica di Roberta.

aperto un fascicolo La procura di Roma ha aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato e senza indagati, sulla morte della trans Roberta. Intanto l’autopsia, eseguita oggi, ha confermato che la morte è dovuta a suicidio. Gli accertamenti sul decesso sono affidati al pm Francesca Loy. Il magistrato ha compiuto oggi un sopralluogo nell’abitazione di Roberta insieme con il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo ed il sostituto Rodolfo Sabelli, questi ultimi titolari dell’inchiesta sul caso Marrazzo e sulla morte del pusher Gianguerino Cafasso. La presenza di Capaldo e di Sabelli era legata all’eventuale raccolta di elementi utili per collegare il caso di Roberta a quelli dei quali si stanno occupando. Nell’appartamento, tuttavia, non sono stati trovati elementi tali da far pensare a fatti violenti. Il pm Loy, secondo quanto si è appreso, intende comunque fare luce sulle frequentazioni di Roberta e per questo motivo si accinge a disporre una serie di accertamenti, a cominciare dall’esame dei tabulati delle sue utenze telefoniche.

Aggredita Natalie La trans Natalie, coinvolta nel caso Marrazzo, è stata soccorsa l’altra notte, dopo che aveva subito una aggressione, intorno alle 4, in viale Tor di Quinto, la stessa strada in cui è stata trovata morta impiccata nella propria abitazione la trans brasiliana Roberta. Natalie, che avrebbe anche accusato un malore, aveva una ferita al polso ed era stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Villa San Pietro dove l’hanno valutata in codice verde.

Il caso Marrazzo Carlo Tagliente, ai domiciliari dal 27 maggio, è uno dei quattro carabinieri della compagnia Trionfale coinvolti nell’inchiesta sul presunto ricatto ai danni dell’ex Governatore del Lazio Piero Marrazzo.

Gli altri tre sono Nicola Testini, l’unico ancora in carcere ma per l’omicidio del pusher Gianguarino Cafasso (morto il 12 settembre scorso per una overdose di eroina), Luciano Simeone e Antonio Tamburrino anch’essi ai domiciliari ed entrambi coinvolti, e quindi indagati in concorso, per la morte di Cafasso.

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