Altri problemi per il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri in merito ai rifiuti. Ora che con Ama e i suoi netturbini era riuscito a trovare un accordo per eliminare i cumuli di rifiuti che circondano i cassonetti entro la fine della settimana, si è presentato un nuovo problema.
L'impianto di trattamento meccanico biologico di Rida (Aprilia) minaccia di non trattare più le 150 e le 300 tonnellate alla settimana di immondizia capitolina. L'azienda di proprietà di Fabio Altissimi lo scorso sabato ha scritto alla Regione per comunicare "l'impossibilità di proseguire l'attività di trattamento" sia per quanto riguarda i rifiuti proveniente da Roma che quelli proveniente dalla provincia di Latina. Questo perché, come riporta la Repubblica, gli spazi a disposizione di Rida e del suo Tmb sono in esaurimento. "Per assicurare la continuità del servizio di trattamento rifiuti in soccorso dell'emergenza Roma Capitale" è necessario sbloccare i conferimenti dell'immondizia lavorata dall'impianto di Aprilia. Il grande problema è che la discarica Ecologia Viterbo, azienda del gruppo di Manlio Cerroni, da metà novembre non accetta più l'immondizia di Rida Ambiente, ossia quella di Roma. Questo a causa di un'analisi sulla qualità della frazione trattata che non convince la Regione.
Si è messo in moto anche l'Antitrust, l'Autorità garante della concorrenza, il quale non convinto ha aperto un'indagine sull'azienda del "Supremo" ed entro la fine della settimana, vista la crisi romana, deciderà se aprire nuovamente o meno con una sua ordinanza la discarica di Viterbo. Per mettere in sicurezza il ciclo dei rifiuti della Capitale, l'Antitrust sembra pronto a commissariare Cerroni.
Rida nel frattempo chiede alla Regione di valutare lo stop ai conferimenti nel suo impianto con una comunicazione da inviare ad Ama e di indicare altri sbocchi. Lavorare fino a quando non c'è una decisione però diventa molto complicato. L'altra possibilità è quella di anticipare il Garante e ordinare l'apertura della discarica di Ecologia di Viterbo.
Il sistema sta mostrando in questo momento tutta le sue fragilità. A poco sembrano essere servite le trattative portate avanti nelle ultime settimane da Albino Ruberti, capo di gabinetto di palazzo Senatorio e Maurizio Pucci, direttore generale della partecipata Ama. Queste assicuravano 800 tonnellate a settimana in più rispetto alla produzione di spazzatura della capitale.
Ma è sufficiente qualche sbocco in meno ed entra in crisi la struttura. Cattive notizie per Gualtieri che aveva annunciato che sarebbe riuscito a pulire la città entro Natale. Soprattutto però, a rimetterci per l'ennesima volta sono i romani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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