Campidoglio, 5 Stelle spaccati sul bilancio: si dimette un consigliere

La maggioranza grillina spaccata sui 100 milioni di euro stanziati per approvare il piano industriale di Ama e rilanciare le partecipate. Si dimette Nello Angelucci: "Fondi sottratti al sociale"

Campidoglio, 5 Stelle spaccati sul bilancio: si dimette un consigliere

È stata una notte dei lunghi coltelli quella di ieri in aula Giulio Cesare. La maggioranza pentastellata in Campidoglio si divide sul bilancio di previsione del Comune per il 2020-2022, e in particolare sul maxi-emendamento alla manovra presentato dalla sindaca, Virginia Raggi.

A far discutere è il fondo di 100 milioni stanziato per finanziare le partecipate e "rilanciare i servizi pubblici sul territorio". I soldi, sottratti ad altre voci, con tutta probabilità andranno a finanziare il nuovo piano industriale di Ama, e in particolare, come riferisce Il Messaggero citando fonti interne ai Cinque Stelle, a costruire un nuovo impianto di raccolta dei rifiuti.

Ai municipi, invece, per il 2020 vengono destinati 170 milioni di euro per finanziare le opere pubbliche "che hanno un livello di progettazione adeguato a essere messe rapidamente in cantiere", mentre le altre iniziative per cui i municipi hanno chiesto finanziamenti sono state recepite nel Dup (Documento unico di programmazione) e potranno essere finanziate nel corso dell'anno. Ma il piano della Raggi non convince i consiglieri di maggioranza. E ieri in nottata sono arrivate le prime defezioni.

Paolo Ferrara ha criticato la programmazione delle risorse voluta dalla sindaca. Monica Montella e Simona Ficcardi, invece, hanno fatto sapere che non voteranno la manovra per il 2020-2022, mentre il consigliere Nello Angelucci si è dimesso. La colpa della prima cittadina, per il grillino dimissionario, sarebbe di aver sottratto fondi al sociale e ai territori per risanare i bilanci di Ama.

E le defezioni ora rischiano di mettere in crisi la maggioranza pentastellata. Sempre la cronaca del Messaggero riferisce, infatti, come ieri il bilancio consolidato, che ha certificato 42 milioni di euro di perdite per il Campidoglio e le partecipate, sia stato approvato con pochissimi voti di scarto, compreso quello della sindaca. Ad astenersi sono state le consigliere Ficcardi e Montella, Angelucci e il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito.

"La discussione in aula del Bilancio di previsione 2020 ha fatto emergere nelle fila della maggioranza molti distinguo e pesanti divisioni all'interno della maggioranza", attacca in una nota il Pd capitolino, che definisce "fallimentare" il documento di bilancio presentato dalla giunta Raggi. "Questo bilancio senza obiettivi e senza futuro ha fatto emergere le spaccature già evidenti all'interno della maggioranza M5S – continua la nota diffusa dai Dem - le forti resistenze di parte della compagine grillina a votare un documento finanziario del tutto inadeguato mettono a serio rischio il proseguo della consiliatura".

"La sindaca – conclude il gruppo del Pd - farebbe bene a cogliere quest'occasione per staccare

la spina". Lo stesso invito arriva da Fratelli d’Italia, con il capogruppo Andrea De Priamo che accusa di aver abbattuto la scure dei tagli sui servizi alla persona per aprire una nuova discarica.

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