Certificati nel chiosco sotto casa: così la Raggi rilancia le edicole

Così sarà possibile snellire le file agli uffici del Campidoglio. Le edicole potranno vendere anche cibo e diventare dei veri e propri minimarket

Certificati nel chiosco sotto casa: così la Raggi rilancia le edicole

Una novità singolare che, tuttavia, potrebbe funzionare. Niente file agli sportelli e, per i meno tecnologici, nessuna procedura digitale da imparare. I certificati anagrafici arrivano in edicola. Residenza, stato di famiglia, stato civile, cittadinanza, verranno presto rilasciati direttamente dal chioschetto dei giornali sotto casa. Ecco come funzionerà. Sarà sufficiente presentare un documento di riconoscimento e codice fiscale, presso una delle edicole aderenti, compilare il modulo di richiesta e ottenere la stampa del proprio certificato (Stato di famiglia, Residenza, Matrimonio, Nascita, e molti altri) al costo di 1,50 euro da corrispondere all’edicolante per l’erogazione del servizio, oltre al pagamento dell’imposta di bollo ove dovuta.

Un nuovo servizio che punta non solo ad alleggerire il lavoro agli sportelli anagrafici tradizionali e a semplificare le pratiche per i cittadini anziani magari poco avvezzi a usare Internet, ma anche a rilanciare i chioschi di giornali, sempre più penalizzati dalla crisi del quotidiano cartaceo. Sono 43 le edicole a Roma dove sarà possibile ritirare questo tipo di certificati, proprio come avviene agli sportelli municipali. Lo scrive Roma Today.

Il nuovo servizio sta partendo in città in via sperimentale dopo un lungo studio da parte di Roma Capitale. Se ne parla infatti da mesi. Un modo per snellire le procedure degli uffici e venire incontro a quei cittadini più anziani magari meno pratici con il rilascio online. L’edicola insomma si evolve. Si trasforma. Cambia pelle per non morire. Non più quindi solo vendita di giornali, riviste, libri, figurine e gadget vari. D’ora in avanti al chiosco dei giornali della capitale sarà possibile ritirare certificati. E questa non l’unica novità.

Si potrà acquistare anche cibo. Confezionato e non da cuocere. Però non potranno esser venduti alcolici. Espressamente vietato. Lo stabilisce il Testo unico sul commercio varato dalla Regione Lazio e in vigore da venerdì 8 novembre, che incentiva l’integrazione della vendita di quotidiani e periodici con attività e servizi innovativi. Come lo può essere, ad esempio, anche l’emissione dei certificati.

Le edicole potranno pertanto diventare dei minimarket. Potranno integrare la vendita di prodotti editoriali con altri generi per il 40% della loro superficie. Una vera rivoluzione. Un modo per combattere il declino di questi punti vendita, penalizzati dalla crisi progressiva dei giornali, costretti alla perdita di copie su copie dall’accesa concorrenza di Internet e dei nuovi media in genere.

Ma è da molto tempo che gli edicolanti chiedono di poter allargare il proprio bacino di utenza per sconfiggere o quantomeno arginare la crisi. Vorrebbero poter emettere infatti i biglietti del Lotto e del Super Enalotto, anche se la pratica è al momento ancora ferma. Il cibo è invece stato sdoganato.

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