Schiaffi, insulti e bestemmie ai bambini di età inferiore ai 3 anni. È l'orrore quotidiano che si consumava tra le mura di un asilo nido in zona Eur di Roma e per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio di cinque maestre.
Le molestie nei confronti dei piccoli alunni della scuola Papero Giallo,in via Fiume Giallo, nel quartiere nord di Torrino, sono durate per ben 2 anni. Ventiquattro mesi di botte, vessazioni psicologiche e intimidazioni a dir poco rabbrividenti. Ma anche mesi di silenzi complici e omertosi. Perché la direttrice dell'istituto, Alessandra Patriarca, funzionario dei Servizi educativi scolastici del IX Municipio, sarebbe stata a conoscenza della condotta violenta delle sue dipendenti all'interno della classi. A più riprese, molti genitori le avevano segnalato episodi di tumefazioni sospette e rimproveri eccessivi rivolti ai piccoli frequentati del nido. Ma lei non avr ebbe mosso un solo dito per chiarire la vicenda: ai reclami, non è mai seguito un esposto in Procura.Ed è per questo presunto atteggiamento di connivenza che il pm incaricato del caso, Stefania Stefanìa, ha chiesto il rinvio a giudizio della funzionaria. Ma non sarà la sola a dover rispondere dei maltrattamenti.
A rischiare di finire a processo ci sono anche 5 insegnanti, i cui nomi sono: Ida Sarcona, 67 anni, Anna Rita Sarcona, 61, Stella Aloisi, 60, Ines Spada, 53, ed Elsanna Petrelli di 59. Quattro erano già state sospese dall'attività scolastica con attivazione del divieto di avvicinamento alle abitazioni e ai luoghi frequentati dai minori. La misura cautelare era stata emessa dal gip Clementina Forleo nel 2018, al termine di una complessa attività di indagine condotta dal pool della Procura della Repubblica coordinato dal procuratore aggiunto Maria Monteleone. L'unica a non essere sottoposta a misura interdittiva è Elsanna Petrelli che, stando alle indagini condotte dalla Compagnia dei Carabinieri di Torrino, in collaborazione con la Stazione di Roma Nord, non avrebbe mai picchiato i bambini. I genitori si costituiranno parte civile nel processo, assistiti dagli avvocati Alberto Bonu e Vincenzo Morelli.
Le vessazioni sarebbero cominciate nel 2016 e proseguite fino al termine del 2018. Secondo gli inquirenti, tutte le maestre si sono rese responsabili di condotte violente e particolarmente vessatorie, rivolgendosi ai bambini con parolacce e bestemmie, talvolta indirizzate anche ai rispettivi familiari. A testimonianza dei maltrattamenti, ci sarebbero alcune registrazioni, sia audio che video, che incastrerebbero le 5 donne. Dopo le denunce de genitori, infatti, all'interno del nido era stato installato un sistema di intercettazione ambientale nella classe dei "medi", dove erano riuniti i piccoli di età compresa tra i 19 e i 32 mesi. In questo modo, i militari hanno verificato che le indagate (con condotte anche ommissive) maltrattavano abitualmente i minori con vessazioni psicologiche e fisiche davvero mortificanti. "Sai che somigli a mamma, Marta? Hai la sua stessa faccia da ca...", sarebbe il contenuto choc di un audio. E, ancora, rivolgendosi a due bambini, una maestra avrebbero detto: "Mettetevi vicini, così fate una bella coppia di cogl...!"(le trascrizioni sono reperibili sulla edizione cartacea de Il Messaggero risalente all'8 settembre 2018).
Ma l'orrore vero è emerso dai filmati che immortalerebbero le educatrici mentre rimpinzano di calci, schiaffi in pieno viso e sculacciate i bambini. In un "episodio tipo", riportato sulle pagine odierne del Corriere della Sera, e risalente al 31 maggio 2018, quattro delle cinque maestre indagate si spalleggerebbero a turno nei maltramenti. Sono esattamente le 11.
39 quando Ida Sarcona schiaffeggia una piccola su fondoschiena e Stella Alosi assiste "impassibile" con la connivenza delle altre due colleghe, Elsanna Petrelli e Ines Spada. Qualche minuto dopo, alle 12.02, la violenza si ripete a parti invertite: stavolta è Alosi che malmena e Sarcona che osserva. In silenzio, le altre educatrici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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