Degrado choc a Roma: insetti sui cassonetti e spazzatura sugli alberi

Scene surreali a pochi passi dalla Stazione Termini e dal Policlinico Umberto I, tra cassonetti infestati dagli insetti e sacchi della spazzatura abbandonati sugli alberi

Degrado choc a Roma: insetti sui cassonetti e spazzatura sugli alberi

Dopo i topi che si rincorrono tra la spazzatura in viale Parioli, oggi a riaccendere i riflettori sul degrado in cui versano le strade della Capitale sono gli insetti che infestano i sacchi dell’immondizia ammassati su un cassonetto di via Treviso.

Siamo a pochi metri dal Policlinico Umberto I, e qui, secondo i residenti i bidoni non vengono igienizzati almeno da novembre, nonostante le decine di segnalazioni inoltrate all’Ama. Fino a che oggi chi è andato a buttare la spazzatura nel secchione che si trova all’angolo con via Baglivi ha dovuto assistere ad una scena raccapricciante. Le buste dell’immondizia invase da decine di piccole mosche. Per non sentire la puzza nauseabonda che proviene dagli scarti abbandonati da settimane bisogna turarsi il naso.

Il bidone è cosparso di un liquido marrone che cola dai sacchetti che contengono gli scarti organici ormai putrefatti, come mostrano le foto-denuncia pubblicate su Facebook da Luca Laurenti, attivista anti-degrado e portavoce dell’associazione Riprendiamoci Roma. "Ci preoccupiamo tanto del coronavirus, ma non pensiamo che a Roma c’è un rischio ben più elevato di contrarre altre malattie, come tifo, leptospirosi, colera", osserva il volontario davanti al cassonetto preso d’assalto dagli animali.

"Non ci si può nemmeno avvicinare senza essere assaliti da nuvole di insetti", continua mentre si muove attorno alle buste bucate dai gabbiani. "I rifiuti qui ormai si sono decomposti – aggiunge – siamo davanti ad una montagna di immondizia putrida che evidentemente non viene ritirata da giorni". Il post ha fatto il pieno di commenti, con diversi utenti che denunciano la stessa situazione anche in altre zone di Roma.

Dopo la segnalazione al municipio di competenza, l’Ama, la municipalizzata dei rifiuti capitolina, ha provveduto a ritirare i sacchetti in eccesso. "Ma il cassonetto non è stato sanificato e gli insetti rimangono lì", commenta Laurenti. E a pochi metri di distanza, su viale Pretoriano, dietro la Stazione Termini, passanti e automobilisti assistono ad un’altra scena surreale. Tre grossi sacchi della spazzatura, uno blu e due neri, sono stati sistemati sui rami di un albero. "A Roma è sempre Natale", è il commento ironico dell’attivista.

Proprio ieri i vertici di Ama avevano assicurato come la raccolta dei rifiuti, nonostante la carenza strutturale di impianti sul territorio che rischia periodicamente di mandare in tilt il sistema, stesse procedendo regolarmente. L’azienda aveva assicurato, inoltre, di effettuare "in modo costante controlli volti a verificare l'andamento del servizio di raccolta differenziata presso tutte le utenze non domestiche, scuole comprese".

Ma in alcuni quartieri,

evidentemente il servizio non sono ancora all’altezza della Tari più alta d’Italia. Tanto che diverse imprese della Capitale sarebbero intenzionate a fare causa all’azienda per chiedere il rimborso dell’80 per cento dell’imposta.

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