Di emergenza in emergenza, la Capitale ha paura del rientro

Dopo le vacanze estive i romani stanno facendo ritorno a casa e questo spaventa non poco Ama e il Comune, che dovranno far fronte alla raccolta dei rifiuti e alla pulizia delle strade in una situazione non ancora "normalizzata"

Da Wikipedia
Da Wikipedia

A partire da settembre la gestione dei rifiuti nella Capitale vedrà un cambiamento notevole, dovuto soprattutto alla paura del rientro dei romani nella loro città, con conseguente ripresa del lavoro e dell’attività scolastica. Partiti i turisti, a preoccupare sono i residenti. In tutti i quartieri si passerà a turni di pulizia straordinari, con tanto di spazzamento sia manuale che meccanico per far fronte a eventuali allagamenti in caso di pioggia e temporali. Il Campidoglio e Ama sono quindi al lavoro per pensare a come affrontare l’emergenza. Durante il periodo estivo erano stati attivati dei turni di pulizia eccezionali, in particolare nelle zone della movida romana, che dal primo settembre diventeranno la norma e verranno estesi, a rotazione, anche agli altri quartieri della città.

Il tempo stringe

Come riportato da RomaToday, con l’arrivo dell’autunno sarà necessario iniziare a pensare a liberare le strade e soprattutto le caditoie, per evitare che le foglie vadano a intasare, come accade praticamente tutti gli anni. La Protezione civile starebbe facendo una mappa delle zone maggiormente a rischio dove indirizzare gran parte degli interventi. Si dovrà anche pensare a ripulire gli ingressi delle scuole dall’immondizia accumulata nei mesi in cui sono state chiuse, dato che la riapertura è prevista per metà settembre. In aiuto dovrebbero arrivare i nuovi assunti che, come affermato dal sindaco capitolino Roberto Gualtieri, dall’inizio dell’anno sono 385.

Sono due i punti principali che devono essere subito affrontati affinché il piano da mettere in atto per far fronte all'emergenza rifiuti voluto dal primo cittadino dem possa diventare operativo. Il piano industriale di Ama verrà presentato dallo stesso Gualtieri tra settembre e ottobre. Il contratto di servizio è in scadenza a dicembre e dovrà quindi essere deciso in che modo verranno raccolti i rifiuti nelle varie zone, oltre a programmare nuovamente gli interventi di pulizia nei vari municipi. Entro il 30 settembre verranno rese note le osservazioni fatte al piano presentato dal sindaco ai primi di agosto, raccolte attraverso una consultazione pubblica.

Cosa prevede il piano di Gualtieri

Secondo quanto in programma, il 15 ottobre sarà firmata l'ordinanza commissariale di approvazione del documento e verrà pubblicata la manifestazione di interesse rivolta al mercato per la realizzazione del termovalorizzatore. Secondo Gualtieri, il suo piano dovrebbe prevedere l’8% in meno dei rifiuti prodotti e anche la raccolta differenziata al 65% nel 2030. È anche prevista la costruzione di trenta centri di raccolta dei materiali e di cinque nuovi impianti a controllo pubblico.

Per quanto riguarda quest’ultimo punto, si tratta di due impianti di selezione delle frazioni secche da 100mila tonnellate, di due biodigestori anaerobici, anche questi da 100mila tonnellate, e, dulcis in fundo, l’ormai ben noto termovalorizzatore da 600mila tonnellate.

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