Sono molte le famiglie nel Lazio che si sono ritrovate senza più il proprio medico di base, e fino al 2025 la situazione potrebbe andare sempre più peggiorando. Come riportato dal quotidiano Il Tempo, Stefano De Lillo, vicepresidente dell'Ordine dei medici di Roma e provincia, ha denunciato che nel Lazio, nei prossimi tre anni è previsto un buco da 1.200 medici di famiglia che sarà difficilissimo, se non impossibile, riuscire a rimpiazzare. Anche perché a questi vanno aggiunti altri 186 medici che non possono essere impiegati perché la graduatoria, dopo quasi due anni, non è ancora stata pubblicata dall'assessorato alla Sanità del Lazio.
L'appello alla regione Lazio
“C'è un problema serio per la medicina generale, che è solo in parte congiunturale. Sia per questioni organizzative che non dipendono dai medici stessi, sia per il fatto che ce ne sono sempre meno, perché vanno a lavorare all'estero. Lo scenario che ci attende non è stato affrontato con una giusta preparazione e organizzazione, e un altro elemento importante sono le graduatorie, con l'ultimo bando per l'assegnazione di nuovi medici su aree carenti che risale al 2020, e non è ancora stato pubblicato quello del 2021. Come Omceo Roma abbiamo chiesto un incontro all'assessore alla Sanità Alessio D'Amato per discutere di queste criticità, anche perché i pazienti non riescono già ora a trovare accesso ai medici di famiglia, i quali hanno raggiunto per lo più il massimale previsto per gli assistiti. Non si trovano peraltro neanche i sostituti e diversi colleghi mi chiedono di individuare giovani medici per le sostituzioni, le ferie, la malattia, oltre che per il subentro sugli assistiti. Ma, lo ribadisco, non ci sono risorse sufficienti”, ha spiegato De Lillo ha poi lanciato un appello alla Regione Lazio chiedendo all'assessorato di pubblicare la graduatoria del bando 2021, in modo così da capire chiaramente quanti colleghi possono essere sul campo nel concreto.
Annunciato uno sciopero nazionale
Anche il sindacato Fimmg Lazio ha rivolto alla Regione un ultimo avviso, chiaro e senza giri di parole: “Gli impegni assunti vanno onorati e subito. La pazienza è finita”. La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale del Lazio ha precisato che a oggi sono migliaia i cittadini, residenti in decine di comuni piccoli e medi del Lazio, che non hanno più il medico di famiglia. Il sindacato ha quindi tenuto a sottolineare che la sanità territoriale sta tornando indietro di 40 anni mentre viene detto che l’obiettivo è quello di potenziarla. La federazione ha anche asserito di aver mantenuto gli impegni connessi al suo ruolo e alla sua funzione nel sistema sanitario regionale e nazionale, mentre chi si trova a gestire il sistema sanitario regionale lo ha fatto meno. Secondo i rappresentanti, gran parte degli accordi firmati fino a questo momento con spirito di leale collaborazione non è stata applicata.
Il sindacato Smi, che sciopererà con la chiusura degli ambulatori martedì e mercoledì prossimi in tutta Italia, ha quantificato che a oggi sono tre milioni gli italiani senza medico di famiglia e che le postazioni di guardia medica stanno chiudendo per mancanza di personale.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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