Nuovi sviluppi sul probabile infanticidio avvenuto il 20 gennaio a Roma. Nessuna caduta. Le ferite sul corpicino della neonata morta a Vitinia sarebbero più compatibili con un impatto causato volontariamente con un oggetto o un mobile. È quanto emerso dall’autopsia sulla piccola morta poco tempo fa, dopo che la madre l’aveva fatta nascere in casa due giorni prima.
I risultati consegnati al pm, Francesca Passaniti, e al coordinatore del pool, Maria Monteleone, confermano l’ipotesi avanzata nelle prime ore dai carabinieri di Ostia. L’esame del medico legale è stato agevolato dalla tac effettuata dal Bambino Gesù, dove la neonata è stata ricoverata due giorni nel tentativo disperato di salvarle la vita. Un caso complicato, anomalo con la donna, 28 anni da compiere, che fin da subito ha raccontato agli inquirenti e davanti al gip di non sapere di essere incinta.
Chi indaga sta valutando anche la posizione della mamma della 28enne che aveva ribadito come nessuno, anche lei, sapeva che la figlia fosse incinta. A dichiararsi all’oscuro della gravidanza anche le due sorelle maggiori della 29enne. La posizione della ragazza, accusa di infanticidio, ora ci complica. Ecco i fatti. I carabinieri hanno fermato una ragazza romana con l’accusa di aver ucciso la sua bambina di appena un giorno. La vicenda si è svolta alle prime luci dell'alba, quando la ragazza avrebbe partorito nella sua casa di Vitinia, periferia della capitale.
Qui qualcosa sarebbe andato storto, la bimba sarebbe stata colpita dalla neomamma (ma la dinamica è ancora da ricostruire) e la madre della giovane di 72 anni, origine svedese, avrebbe chiamato il 118 raccontando che la piccola era caduta: “È caduta, è caduta”, avrebbe urlato al telefono. Secondo le dichiarazioni dell’anziana, avrebbe trovato a terra nella camera da letto la bimba con il cordone ombelicale ancora attaccato alla placenta.
“Non sapevo di essere incinta. Mia figlia è caduta per terra”, si sarebbe difesa la ragazza. Secondo quanto si apprende, però, sul corpo della neonata, che ha perso la vita mentre era ricoverata al Bambino Gesù, ci sarebbero segni compatibili con percosse ed echimosi su tutto il corpo. La bambina sarebbe arrivata in ospedale con una ferita lacero contusa alla testa, trauma cranico e in arresto cardiocircolatorio.
Per questo la mamma, su disposizione della procura, è stata fermata dai militari che sul posto avevano effettuato i rilievi scientifici del caso. Come detto, la donna è accusata di omicidio e ora spetta alla magistratura compiere le indagini per verificare le informazioni che provengono dai medici dell’ospedale romano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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