Dalle vie del centro storico a quelle che portano fuori città, il paesaggio romano non cambia. La Capitale è una via crucis di cartelli in rovina, abbattuti dalle intemperie o da qualche vandalo, illeggibili a causa della vegetazione o delle scritte dei writer.
E proprio l’associazione dei residenti delle vie più suggestive della città eterna, lo scorso luglio, aveva stilato un dossier sulla segnaletica stradale denunciando che “non esiste una via in cui i cartelli, orizzontali o verticali, siano stati revisionati, aggiornati e quindi fatti rispettare”. È il segno della condizione di abbandono in cui versa la città, è un omaggio a chi vuole aggirare regole e divieti, ma al pari di buche e avvallamenti è anche una minaccia per chi percorre le strade della Capitale.
L’incontrovertibilità dei numeri non lascia spazio alle interpretazioni. Come riporta Il Messaggero, infatti, la segnaletica non visibile o deteriorata causa ventisei incidenti al giorno con un totale di 9mila denunce nel 2017. Si tratta di dati ufficiali, contenuti nella Relazione sulla performance di Roma Capitale. Un problema che riguarda anche gli attraversamenti pedonali, già finiti nel mirino del Codacons dopo l’investimento di due ragazze in via Regina Margherita alla fine di settembre.
All’epoca, il numero uno dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, aveva chiesto “alla magistratura di accertare se l’investimento sia stato causato dalla scarsa visibilità delle strisce”.È anche per questo che, dall’inizio dell’anno, a Roma, si sono consumati più di 22mila incidenti stradali, di cui 107 con conseguenze mortali.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.