Passeggeri sequestrati in metropolitana a Roma

Dopo un guasto tecnico, all'inizio dello sciopero nazionale, circa 200 passeggeri sono rimasti sequestrati in metropolitana a Roma. In stazione non c'era personale a controllare la situazione

Passeggeri sequestrati in metropolitana a Roma

Venerdì di passione per i passeggeri della metropolitana romana. Prima c'è stato un guasto tecnico poi, come se non bastasse, è iniziato anche lo sciopero nazionale. Ma andiamo per ordine. Tutto ha avuto inizio con un problema tecnico in stazione che si è poi fatto sentire su tutta la linea A della metropolitana, creando non pochi disagi. A dare la notizia sono stati come sempre gli altoparlanti:"Intervento tecnico alla stazione Ottaviano. I treni potranno subire dei rallentamenti". La possibilità è purtroppo divenuta realtà. I convogli superaffollati erano anche in netto ritardo. Ma l'incubo stava solo per cominciare: infatti, puntuale come un orologio svizzero, alle 8:30 è iniziato lo sciopero.

Il guasto e lo sciopero

Come riportato da RomaToday, una passeggera che era salita alla fermata Furio Camillo diretta a Repubblica ha raccontato di aver fatto sette fermate in 43 minuti, un'enormità, a causa di un guasto tecnico. "Quando decidete di iniziare a fare qualcosa per i cittadini/utenti che non siano selfie e demagogia? Fatecelo sapere", ha affermato alquanto spazientita la poveretta, che era salita sulla metro alle 8:10 a Furio Camillo e che poco dopo ha sentito la comunicazione. A ogni fermata il treno stava fermo molto tempo con le porte aperte, e la gente continuava a salire nonostante non vi fosse posto. "Un vero e proprio sequestro di persona", ha sentenziato ormai allo stremo. E in effetti c'è stata proprio una specie di sequestro di persona, ma in un'altra stazione della metropolitana.

Sequestrati in metropolitana

A Cornelia alcuni passeggeri sono rimasti chiusi in stazione dopo la chiusura dei cancelli, ha denunciato Linda Meleo, capogruppo M5s in assemblea capitolina e già assessore ai trasporti durante la giunta Raggi, con tanto di video postato sulla sua pagina Facebook. Non una o due persone, circa duecento. Tutti bloccati, prigionieri in metropolitana a causa della chiusura dei cancelli dovuta allo sciopero. E hanno dovuto aspettare circa una trentina di minuti prima di poter essere liberati. "Tutto questo tra le 8.30 e le 9 del mattino. Un episodio molto grave che ci dà indicazione chiara di come sia andato questo primo anno di gestione dell’amministrazione Gualtieri: un disastro. Tra pulizie straordinarie fallimentari, degrado peggiorato ovunque, e verde su ogni marciapiede, mancava anche un “sequestro” all’interno di una stazione metro. Ps: e questo è solo il primo giorno della settimana europea della mobilità sostenibile dell’era Pd", ha commentato la pentastellata a supporto del video, già abbastanza di per sé esplicativo. Come ha raccontato un povero recluso, erano bloccati all'interno della stazione senza nessuno del personale a controllare.

Le scuse di Atac

Ma il filmato è poi continuato spiegando che la polizia, mezz'ora prima, aveva detto loro che sarebbero arrivati i vigili del fuoco a liberarli."Evidentemente Gualtieri e la presidente Giuseppetti non solo si sono dimenticati di fare manutenzione alle scale mobili, che sono poco male. Hanno dimenticato i cittadini che tutti i giorni cercano di andare a lavorare e di spostarsi in metro per vivere la loro serenità della vita quotidiana a Roma. Ma forse è più opportuno lasciare le porte chiuse e bloccarli sotto la metro", il commento amaro e sarcastico.

In una nota di ATAC si legge: "In relazione a quanto accaduto questa mattina nella stazione metro A di Cornelia, dove alcune persone sono rimaste bloccate in stazione alcuni minuti per la chiusura dei cancelli, ATAC ha svolto tutti gli accertamenti per ricostruire le dinamiche dell'accaduto e adotterà tutti i provvedimenti necessari verso i responsabili del fatto. ATAC si scusa con i propri clienti". Almeno le scuse sono arrivate.

Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica