Un incidente molto pericoloso, quello avvenuto lo scorso agosto sui cieli di Fiumicino. Pioggia di detriti da un Boeing Norwegian appena decollato. È stata chiusa l’inchiesta dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Motori da correggere, è il responso. Le misure di prevenzione sono insufficienti.
Secondo il Corriere della Sera, la causa, ora accertata, è di affaticamento da corrosione delle pale delle turbine. Andate in frantumi ad appena 36 secondi dal decollo dell’aereo. Lo stabilisce il rapporto preliminare dell’Ansv che ora ha emanato specifiche raccomandazioni di sicurezza. Dalla relazione iniziale emergono i dettagli del movimentato atterraggio di emergenza del Boeing 787.
Il 10 agosto scorso oltre quattro chili di schegge metalliche piombarono dal cielo laziale. Danni a case e auto e tanta paura. Venticinque le automobili e dodici le abitazioni coinvolte. In particolare, frammenti di un aereo della compagnia norvegese, atterrato in emergenza al Leonardo da Vinci, precipitarono su tetti e alcune auto nella zona di Fiumicino. Non ci furono feriti, ma alcune macchine subirono danni ai vetri. Sul posto arrivarono carabinieri, polizia, vigili urbani e protezione civile.
Secondo le testimonianze dei cittadini scesi in strada preoccupati i frammenti di alcuni centimetri, il più grande di 10 centimetri, caddero alle 16.46. Fu un problema tecnico a un motore del Boeing 787 (decollato con 298 passeggeri a bordo e diretto a Los Angeles) a costringere il comandante a tornare indietro pochi minuti dopo il decollo, avvenuto intorno alle 16.30. Il mezzo comunque atterrò nuovamente in aeroporto sulla pista numero 16 senza problemi. I passeggeri furono fatti scendere normalmente dal velivolo che venne ispezionato dai tecnici.
Sul grave incidente intervenne anche il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino: “Cadono pezzi di aereo dal cielo addosso alla gente, la questione è seria. Alcuni frammenti hanno colpito le macchine. Poteva andare molto peggio di così”. A pochi secondi dalla partenza dal Leonardo Da Vinci, dopo le 16, scattò l’avviso di vibrazione del motore sinistro che venne spento per il ritorno a terra, funestato poi dalla caduta dei lapilli. Un solo propulsore operativo e i pneumatici del carrello sinistro sgonfiati a causa della frenata a caldo per l’atterraggio in sovrappeso, si legge nel documento stilato dall’agenzia.
Gli ispettori, dopo l’incidente, hanno notato numerosi fori e segni di impatto delle schegge sulla fusoliera come all’interno dell’aereo, equipaggiato con due motori Rolls Royce Trent 1000. Evidenziando problemi di sicurezza. Ma quello dello scorso agosto non fu l’unico caso e guasti simili si verificarono in altri dieci incidenti nel lontano 2015. L’Agenzia infatti richiama dieci casi simili avvenuti negli ultimi anni. In uno di questi si registrarono gravi danni interni al velivolo.
Insomma, incidenti che hanno spinto Boeing a modificare le turbine. Serve attenzione e, secondo la stessa casa produttrice di aerei, manutenzioni più frequenti. Anche se i test “anti guasto”, finora effettuati, risultano soddisfacenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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