Il ginecologo che operò la paziente morta dopo l’intervento (secondo la procura avrebbe perforato l’utero) chiede i essere processato subito per omicidio colposo. Maria Grazia Di Domenico, 27 anni, è morta il 24 maggio 2021 dopo una settimana dall’operazione chirurgica. Come riportato dal Corriere, Vincenzo Campo, medico della casa di cura “Santa Famiglia”, avrebbe deciso di saltare l’udienza preliminare e iniziare l’istruttoria durante la quale si dovrà difendere dall’accusa di omicidio colposo in ambito sanitario per il decesso della donna.
Perforazione dell'utero
In seguito all’intervento, a causa di forti dolori allo stomaco, la giovane era stata curata con dei fermenti lattici ma, secondo la procura, il chirurgo aveva perforato l’utero alla paziente, andando a provocare le terribili sofferenze che l’avevano poi portata alla morte. I familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Carlo Carrese, hanno raccontato che i dolori allo stomaco della Di Domenico erano stati scambiati per problemi gastrici causati forse da un virus intestinale. Per quel motivo il medico aveva optato per delle cure a base di fermenti lattici. L’imputato, che è difeso dall’avvocato Luigi Annunziata, secondo il pubblico ministero Daniela Cento avrebbe valutato in modo non adeguato i sintomi della paziente riscontrati subito dopo l’intervento. Secondo il pm sarebbe la perforazione dell’utero alla base del decesso. A dicembre dello scorso anno la direzione regionale salute del Lazio aveva deciso di sospendere l’accreditamento alla casa di cura Santa Famiglia in cui lavorava Campo.
Cosa era successo
Era il 17 maggio del 2021 quando la giovane attivista per l’ambiente salernitana, romana d’adozione, era stata ricoverata alla Sacra Famiglia per essere sottoposta a una operazione chirurgica all’utero, da tempo in programma. La donna, tecnico informatico, era tranquilla per quell’intervento considerato di routine, tanto da non spostare la data del suo matrimonio in agenda per il successivo 14 giugno. Appena risvegliatasi dall’anestesia la Di Domenico aveva però subito accusato forti dolori allo stomaco. Scambiati e curati per un problema intestinale, in breve tempo la situazione era precipitata.
Trasferita d’urgenza al policlinico Gemelli, ormai in condizioni disperate, la 27enne era morta il 24 maggio del 2021. Adesso Vincenzo Campo, il medico della casa di cura Santa Famiglia che aveva operato la giovane paziente, ha scelto di saltare l’udienza preliminare e passare all’istruttoria con l’accusa di omicidio colposo.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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