Dal sogno Serie A alle rapine: la promessa del calcio diventato escort

Idriss Ben Moussa arrestato ai Parioli con l'accusa di rapina. Il calciatore avrebbe derubato e minacciato un 23enne romano

Dal sogno Serie A alle rapine: la promessa del calcio diventato escort

Nella serata di venerdì Idriss Ben Moussa, calciatore di 21 anni nato a Firenze da genitori marocchini, è stato arrestato dalle forze dell’ordine ai Parioli. L’accusa nei suoi confronti è rapina. Come riportato da Il Messaggero, secondo l'accusa il giovane avrebbe rubato 200 euro , un orologio marca Rolex e delle cuffie Airpods di un ragazzo di 23 anni, con il quale sembra si fosse incontrato per offrire una sua prestazione sessuale, dietro renumerazione. Nel giudizio per direttissima di ieri il giudice ha convalidato l'arresto di Idriss e la prima udienza del processo in abbreviato è stata fissata a settembre. Nei confronti del calciatore non è stata disposta alcuna misura cautelare, nonostante il pubblico ministero Mario Pesci avesse chiesto per Idriss l'obbligo di dimora nel comune del capoluogo toscano. La promessa del calcio, che in passato aveva giocato nelle giovanili della Fiorentina come seconda punta, rischia adesso di veder rovinata la sua carriera calcistica poco prima della firma di un nuovo contratto.

Il racconto della presunta vittima

Il 23enne, vittima del giovane, è un romano che risiede a Monteverde, in una villetta in via del Casaletto. L’uomo avrebbe raccontato agli agenti del commissariato Prati di essersi messo in contatto con Idriss Ben Moussa attraverso il sito Megaescort.info, sul quale il calciatore ha un profilo, al fine di avere un incontro sessuale. Si sarebbero quindi dati appuntamento in centro a Roma, nel quartiere Parioli, in piazza Euclide, dove risiede il 21enne ospite di un amico. I due avrebbero quindi deciso di avere un incontro sessuale nell’abitazione del cliente, il 23enne, raggiunta a bordo della Bmw i3 di quest’ultimo. Secondo quanto affermato dalla presunta vittima, quando i due ragazzi sono arrivati nella casa, il calciatore avrebbe iniziato a cambiare atteggiamento, diventando“strano e a tratti agitato”. Il cliente avrebbe quindi deciso di riaccompagnare Idriss dove si erano incontrati, pagando comunque i 100 euro concordati, anche se non vi era stato nulla tra loro. Idriss aveva chiesto al 23enne di fermarsi a un tabacchi per acquistare delle sigarette e, dopo, la vittima si è accorta che dal cruscotto dell’auto mancava una busta con al suo interno mille euro, che gli aveva dato suo padre.

Le minacce e l'aggressione

Inizialmente, il giovane aveva negato di aver preso la busta con i soldi, ma poco dopo aveva restituito il maltolto. Improvvisamente il calciatore avrebbe deciso di prendersi i soldi con la forza, diventando aggressivo e arrivando anche a minacciare di morte il suo cliente qualora non gli avesse dato i contanti. Il 23enne è quindi ripartito in auto cercando di fermarsi, senza che l’escort se ne rendesse conto, nei pressi del commissariato di Villa Glori. Il calciatore si sarebbe però accorto di quanto stava accadendo e avrebbe, secondo quanto raccontato dalla vittima, stretto il collo del ragazzo con un gomito, spingendo la sua testa sul finestrino della vettura. Avrebbe poi costretto il conducente a proseguire il tragitto, fingendo di avere un coltello in tasca: “Vai più avanti o ti accoltello. Non ti fermare o ti ammazzo!”.

Una volta giunti in piazza Euclide il 23enne ha tentato di chiudere la faccenda dando 200 euro a Idriss, prendendoli dalla busta che aveva. Il ragazzo, che voleva però più soldi, ha continuato a minacciarlo. Il romano si è accorto del passaggio di due volanti della polizia ed è riuscito ad attirare l’attenzione degli agenti. Idriss ha tentato di fuggire ma è stato raggiunto e fermato dai poliziotti che lo hanno arrestato. Il 21enne ha subito buttato per terra un Rolex Oyster Perpetual del valore di 40mila euro, che aveva preso in casa del suo cliente, ma ciò non è bastato per evitargli di essere incriminato per rapina.

Durante la perquisizione gli agenti hanno trovato addosso al calciatore anche un paio di cuffie Airpods che aveva sempre rubato alla vittima e la somma di 520 euro in contanti. Adesso la giovane promessa del calcio dovrà presentarsi in tribunale a settembre, accusato di rapina.

Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica