Un’intera scolaresca spagnola è stata bloccata ieri notte al porto di Civitavecchia. I ragazzi, ottanta, stavano cercando di imbarcarsi su una nave diretta a Barcellona dopo lo stop ai voli da e per l’Italia deciso nel pomeriggio di ieri dal governo spagnolo. Ma al momento di salire sul traghetto alcuni di loro sono risultati positivi al termoscan.
Si tratta di quattro giovani con la febbre alta. Tutti i ragazzi sono stati affidati alla Asl competente e portati in un hotel della Capitale, per potersi imbarcare nelle prossime ore, forse in attesa del risultato del tampone per il Covid-19. È quanto si apprende dalla pagina Facebook del sindaco della città portuale. Proprio Ernesto Tedersco, il primo cittadino, arrivato ieri sera sulla banchina, ha deciso di non fare imbarcare i ragazzi.
"Stanotte sono intervenuto nel porto di Civitavecchia su segnalazione di molti operatori portuali per affrontare un'emergenza che non rientra nella nostra giurisdizione né nella nostra competenza", ha raccontato lo stesso sindaco sui suoi canali social. "Circa 80 ragazzi spagnoli che cercavano di salire sul traghetto per far rientro a Barcellona sono stati bloccati al terminal autostrade del Mare dopo che quattro di loro sono risultati con temperatura alterata dai controlli effettuati all'imbarco dalla compagnia di navigazione", ha chiarito.
"Dopo i controlli sanitari individuali effettuati dai medici della Sanità marittima dell'Usmaf e della AslRm4, abbiamo provveduto a farli accompagnare in un albergo romano", ha concluso Tedesco. Il sindaco leghista ha poi chiesto al governo che il porto di Civitavecchia venga chiuso al traffico dei passeggeri. "Il governo intervenga con un nuovo decreto perché così non si capisce chi deve intervenire", denuncia il sindaco.
"Vanno bloccate le crociere e il traffico passeggeri non essenziale, mentre contestualmente è necessario incrementare i controlli", è la proposta di Tedesco. "Bisogna conservare – aggiunge - l'agibilità delle banchine per merci di prima necessità e generi alimentari, il tutto assicurando ogni garanzia medica e sanitaria agli operatori, attraverso le protezioni individuali: mascherine, guanti e quanto altro necessario".
Dovrebbe esser un compito del governo, incalza il primo cittadino leghista, sottolineando come "non può e non deve essere il sindaco a gestire, per giunta di notte, problematiche inerenti il traffico passeggeri su competenze che riguardano evidentemente l'autorità di sistema portuale".
"Non possiamo far finta di nulla – attacca - il porto è una località che espone al contagio".Intanto, sale a 125 il numero dei casi di Covid-19 nel Lazio. Su tutto il territorio della regione 5.124 persone attualmente sono sottoposte a sorveglianza domiciliare.
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