Potrebbe essere a rischio la tratta ferroviaria che unisce Roma a Viterbo. L'Ansfisa, agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, avrebbe infatti aperto un dossier. Problemi si erano già registrati sulla Roma-Lido, dove al momento mancano diversi treni, proprio perché anche qui l'Agenzia aveva richiesto revisioni e maggiori controlli. Gli stessi che potrebbero a breve interessare anche la Roma-Viterbo, che collega la Capitale al nord del Lazio, andando a toccare stazioni ferroviarie molto frequentate soprattutto dai pendolari. Stazioni come Euclide e Saxa Rubra, i cui treni, in un solo giorno, trasportano circa 50mila persone.
A Roma i pendolari rischiano di restare a piedi
Fino alla fine dell'anno in corso la ferrovia è gestita dall'Atac, mentre da gennaio subentreranno il Cotral e quindi la Regione. Intanto però, come riportato dal Corriere, la lettera dell'Ansfisa è arrivata all'Atac e chiede che vengano dati aggiornamenti e informazioni sullo stato di manutenzione dei treni che effettuano la tratta. Starebbe quindi per partire una indagine per verificare la sicurezza dell'intera linea, e in particolare dei convogli, esattamente come avvenuto sulla Roma-Lido. Il rischio è che, anche in questo caso, in seguito a verifica molti treni vengano lasciati in deposito, in attesa delle opportune manutenzioni e revisioni. Del resto sono treni vetusti e le mancanze sono tante, come segnalato anche dalla Regione.
Fabrizio Bonanni del Comitato pendolari ferrovia Roma nord ha commentato:"Non sarebbe certo una sorpresa, i tecnici hanno già sollevato dubbi su ruote, telai e carrelli. Il servizio già oggi è insostenibile anche per i corsi a cui sono obbligati i macchinisti: senza treni crollerà definitivamente". Convogli vecchi, sporchi, spesso guasti, e con corse cancellate all'ultimo momento. Basti pensare che all'ingresso della stazione Flaminio l'orario dei treni è scritto in penna."Ecco, guardi, hanno appena soppresso quella delle 11,05, in pratica il treno che sarebbe dovuto partire tra quattro minuti. Io prendo anche la Roma-Lido fino a Magliana, poi la metro B fino a Termini quando devo proseguire a piazza del Popolo, oppure la Roma-Viterbo se devo andare a Prima Porta: è un inferno su entrambe, a giorni alterni chiamo la scuola, già senza supplenti, per avvisare che ritardo" ha spiegato un passeggero che insegna in tre scuole e si muove con i mezzi. Anche per chi deve spostarsi a Roma la situazione non sembra essere meglio. Come ha raccontato una utente:"Da Flaminio a Euclide, dove lavoro, ci metterei tre minuti, ma il problema sono le attese e le incertezze, un viaggio di pochi minuti diventa almeno di 40".
I passeggeri hanno perso le speranze
Ma c'è anche un altro problema che riguarda i corsi obbligatori che devono essere seguiti dai dipendenti. Bonanni ha spiegato che delle corse vengono cancellate proprio perché i lavoratori sono impegnati nei corsi per ottenere l'abilitazione Ansfisa:"Ma la scadenza era dicembre 2021 - hanno denunciato Orsa e Usb -, risulta incomprensibile perché Atac abbia cominciato con tanto ritardo". I sindacati sostengono che vi sono altri 13 capitreno già abilitati come macchinisti, ma che "la società non li prende in considerazione".
Una passeggera ha riassunto: "Quindi ricapitoliamo: filobus inesistenti, Roma-Lido ai minimi, tram sulla via del tramonto, metro presto ferma, autobus con il contagocce, e noi come dovremmo spostarci?". Difficile anche a piedi, a meno di non fare lo slalom tra sacchi dell'immondizia, materassi e frigoriferi.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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