I fendenti lanciati all’addome non gli hanno lasciato scampo. Il giovane egiziano di 19 anni coinvolto ieri sera nella violenta rissa scoppiata davanti alla stazione ferroviaria “Lido Centro” ad Ostia, assieme ad altri tre connazionali, è morto poco fa all’ospedale San Camillo di Roma, dove era stato trasferito questa mattina in condizioni gravissime.
Il ragazzo era stato ricoverato ieri sera in terapia intensiva all’ospedale Giovan Battista Grassi di Ostia, in condizioni disperate. Stamane il tragico epilogo. A sferrare i colpi mortali, forse con un cacciavite, un italiano di 38 anni con precedenti penali, che voleva dare una lezione ai ragazzi dopo che la figlia quindicenne si era lamentata per gli apprezzamenti che i quattro le avrebbero rivolto.
Così è scattata la spedizione punitiva, da “piazza Gasparri”, il quartiere popolare in mano alla famiglia Spada, fino al piazzale della stazione, dove l’uomo accompagnato da un amico 47enne e dal fidanzatino ecuadoriano della ragazza ha assalito il gruppo. Nel giro di pochi minuti è il far-west: durante la rissa, violentissima, volano sassi, pugni, coltellate. Due ragazzi egiziani di 19 e 21 anni rimangono a terra in una pozza di sangue.
Il giovane sopravvissuto è ancora
sotto choc, hanno detto al Giornale i carabinieri, mentre l’assalitore, un piccolo boss della mala locale con precedenti per rapina ed estorsione, arrestato ieri insieme agli altri partecipanti alla rissa, ora dovrà rispondere di omicidio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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