Le porte di un ristorante del quartiere romano di Prati gestito da uno straniero sono state sigillate a causa di gravissima inadempienza e del mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie.
La Polizia amministrativa e sociale del commissariato di Prati, coordinata da Domenico Condello, ha posto i sigilli ad una pizzeria che non ha rispettato le più basilari norme igienico sanitarie. I muri ammuffiti e scrostati, si apprende da Roma Today, e i cibi accatastati insieme a detersivi e altri agenti chimici per lavare il locale. Nessun rispetto per le norme che stabiliscono la conservazione del cibo. La Asl, che ha agito insieme alla Polizia di Stato per il controllo del locale, ha riscontrato una gravissima inadempienza ed un'irrispettosa condotta del titolare del locale per le più basilari norme igienico-sanitarie. L'attività alimentare è stata immediatamente chiusa e il locale posto sotto sequestro, il titolare dovrà ora rispondere delle accuse e cercare di giustificare la propria condotta.
Oltre al problema della promiscuità di cibi e detersivi, i muri presentavano evidenti segni di muffa ed erano scrostati, il materiale che costituiva il rivestimento degli stessi poteva dunque
entrare facilmente a contatto con gli alimenti somministrati nel locale.Dopo San Lorenzo potrebbe finire sotto la lente d'ingrandimento dei controlli sanitari anche il quartiere Prati di Roma dopo la chiusura di questo ristorante.
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