Roma, abusavano di due ragazzini in oratorio: arrestati tre anziani

Le vittime, due adolescenti di origine straniera, venivano avvicinati e poi condotti nell'abitazione romana dove si consumavano i rapporti sessuali con i tre adulti. Gli episodi iniziati nel 2012 sono andati avanti fino all'anno scorso

Roma, abusavano di due ragazzini in oratorio: arrestati tre anziani

Adescavano due ragazzini di origine straniera all'interno di un oratorio in zona San Paolo, a Roma, e li costringevano a rapporti sessuali, abusandone per sei anni. Con questa accusa, tre persone di età compresa tra i 65 e gli 80 anni sono stati arrestati nella capitale dalla polizia, al termine di una delicata indagine coordinata dai magistrati del gruppo Antiviolenza della procura della Repubblica presso il tribunale di Roma. Secondo quanto evidenziato dagli investigatori, a carico degli indagati sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza per atti sessuali con due minori, commessi con abuso di autorità e continuati nel tempo, dal 2012 al 2018.

L'adescamento

In base a quanto ricostruito, lo schema era sempre lo stesso: i ragazzini, che all'epoca dei fatti avevano 10 e 15 anni, venivano avvicinati da uno dei tre, che poi li accompagnava in un appartamento romano e ne abusava insieme agli altri due. L'uomo che li attirava riusciva nel suo intento dopo aver conquistato la fiducia e la simpatia dei due ragazzini. Gli incontri, ripetuti, potevano avvenire fino a quattro volte alla settimana e in cambio, alle vittime, venivano offerti regali e somme di denaro. Proposta fatta anche nei mesi scorsi per convincere i due a non sporgere denuncia.

Il denaro

Secondo quanto sottolineato dagli investigatori "le promesse di tipo economico hanno fatto leva sullo stato d'indigenza economica e disagio sociale nella quale i ragazzini vivevano, mentre l'aspetto rassicurante dei tre adulti, dovuto all'età, li ha resi ai loro occhi persone affidabili". Il giudice per le indagini preliminari, Livio Sabatini, accogliendo la richiesta dell'aggiunto Maria Monteleone e del pubblico ministero Eleonora Fini, ha definito gli atteggiamenti dei fermati come "vere e proprie porcherie", ripetute nel tempo.

Ai tre è contestata, oltre all'accusa di atti sessuali aggravati con minori, anche quella di induzione alla prostituzione minorile per i soldi e i regali offerti agli adolescenti. Ora i tre uomini sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

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