Un allarme bomba è scattato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 16 giugno, poco prima delle 18, a Roma Prati, per la precisione all’angolo tra via Tito Speri 2 e via Giuseppe Ferrari, vicino a piazza Mazzini. A preoccupare, una vettura parcheggiata, una Smart, dalla quale sembravano fuoriuscire dei fili sospetti che sporgevano dall’auto. A intervenire la polizia di Stato e gli artificieri in seguito alla segnalazione di un oggetto sospetto all’interno di una macchina. Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco e diverse ambulanze. Immediato è scattato il protocollo antiterrorismo con tanto di artificieri che hanno disinnescato l'ordigno.
Gli artificieri hanno disinnescato l'ordigno
Gli agenti del Commissariato Prati di polizia, intervenuti sul posto, hanno chiuso un tratto della strada e hanno invitato i commercianti e i passanti ad allontanarsi dal luogo. Le verifiche sono ancora in corso e i poliziotti, attraverso la targa della vettura sono riusciti a risalire al proprietario, si tratta di Marco Doria, della dinastia dei Doria Pamphilj e con un incarico per il Campidoglio. La zona, tra piazza Giuseppe Mazzini e viale delle Milizie, è stata circondata da uomini in divisa e volanti delle forze dell’ordine che hanno consentito l'intervento in sicurezza degli artificieri e degli equipaggi dell'UPGS, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Il quartiere romano, molto elegante, è residenza di molti magistrati e professionisti. Sul luogo della segnalazione sono intervenuti anche gli investigatori della Digos di via San Vitale per svolgere ulteriori accertamenti. La richiesta di intervento è arrivata al 112 alle 17.40. Sarebbe stato lo stesso Doria a dare l'allarme: "Ho trovato la mia Smart con dei fili manomessi e ho chiamato la Digos".
Ecco chi era il bersaglio
Infatti, l'auto su cui erano stati segnalati dei fili sospetti appartiene al dirigente comunale Marco Doria, il presidente del Tavolo per la riqualificazione dei parchi e delle ville storiche di Roma. Sulla carrozzeria della sua auto, parcheggiata in via Tito Speri all’altezza del civico 5, nel quartiere Prati, sarebbe stata rinvenuta una bombola contenente della polvere pirica e alcuni bulloni con dei fili elettrici. Il rudimentale ordigno, in questo modo sarebbe potuto esplodere, ma qualcosa non deve aver funzionato. Le operazioni di disinnesco si sono da poco concluse e sono in corso le indagini.
Solidarietà dalla Raggi
Su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi ha espresso solidarietà per quanto avvenuto: “È stato ritrovato un ordigno nella macchina di Marco Doria, presidente del Tavolo per la riqualificazione dei parchi e delle ville storiche di Roma. Un fatto gravissimo, esprimo la mia piena solidarietà".
Marco Doria avrebbe già in passato ricevuto alcune minacce ed era già sottoposto a una misura di tutela da parte della prefettura. Dopo l’episodio odierno sarebbero stati intensificati i controlli nei confronti del presidente per la riqualificazione dei parchi e delle ville storiche di Roma.
Nel prossimo comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica verrà valutato ulteriormente l'innalzamento della misura di tutela. In passato Doria aveva anche denunciato che qualcuno era arrivato a uccidere il suo cane lanciando nel giardino della sua abitazione un wurstel ripieno di chiodi.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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