Sono stati i vicini di casa ad avvertire i vigili del fuoco e a liberarlo dopo aver sentito i suoi lamenti. Quando hanno sfondato la porta, pompieri e poliziotti, si sono trovati davanti agli occhi una scena agghiacciante. Un uomo anziano di 85 anni, con il respiro affannato e il volto sporco di sangue era legato ad una sedia nel suo appartamento di via Val d’Ala, nel quartiere Nomentano.
Per due giorni è rimasto in balìa del suo aguzzino, che prima di sottrargli una piccola somma di denaro, l’ha torturato dopo averlo imbavagliato e immobilizzato. Le lesioni riportate dall’uomo, che è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Sandro Pertini, evidenziano il sadismo dell’aggressore che lo ha colpito a più riprese provocandogli la rottura delle costole e un trauma cranico.
Secondo i referti medici gli serviranno almeno 50 giorni per riprendersi, ma se nessuno si fosse accorto di lui l’epilogo poteva essere ben peggiore. Intanto in ospedale, come racconta Il Messaggero, l’uomo avrebbe confermato con un filo di voce che a massacrarlo di botte per derubarlo dei pochi soldi che aveva sia stata la donna straniera con cui viveva.
Gli agenti del commissariato Fidene sono sulle tracce della sospettata, di cui però non si conosce l’identità.
A far pensare che possa essere lei l'autrice delle sevizie è anche il fatto che sia sparita nel nulla. Con gli interrogatori dei conoscenti della vittima gli inquirenti proveranno a chiudere il cerchio e ad assicurare il colpevole alla giustizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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