Roma, arrestato rumeno: pesta moglie che non vuole più prostituirsi

Costretta dal marito a prostituirsi, la donna si è infine ribellata, pagando però un caro prezzo: la brutale violenza è avvenuta di fronte agli occhi della figlia della coppia, una bimba di soli 3 anni

Roma, arrestato rumeno: pesta moglie che non vuole più prostituirsi

Non voleva più continuare a vendere il proprio corpo e per questa ragione una donna, a Roma, è stata pestata a sangue dal compagno di fronte agli occhi della loro bambina.

Un incubo apparentemente senza fine che ha raggiunto il suo culmine con l’ultima brutale violenza, e che si è poi concluso grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

Stando alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti, a lungo la donna ha dovuto sopportare ogni genere di vessazione e di umiliazione commesse ai suoi danni da quell’uomo che aveva oramai preso possesso della sua esistenza.

Angherie e maltrattamenti andati avanti per oltre un anno e mezzo, e che si erano intensificati dal momento in cui il marito della vittima aveva cominciato a consumare regolarmente droghe ed alcol. Il mercato della prostituzione era per lui un introito sicuro, così quando la moglie ha deciso di ribellarsi a quell’ennesima costrizione e di mettere la parola fine a quella vita, è stato letteralmente travolto dalla furia.

Nonostante la presenza della loro bimba di soli 3 anni, l’uomo ha aggredito la consorte, riempiendola di calci e di pugni. Una violenza disumana ma, allo stesso tempo, lucida, perché durante quei terribili momenti il carnefice è stato ben attento a non mirare mai al volto della vittima, così da non comprometterne la bellezza. Se il viso della donna è stato risparmiato, lo stesso però non si può dire per il resto del corpo, che è stato ripetutamente percosso, anche tramite l’utilizzo di una sedia.

Come riferito in precedenza, sono stati gli uomini del commissariato Flaminio Nuovo (Roma), probabilmente grazie ad una segnalazione, a mettere in salvo la donna e ad arrestare il marito violento, un rumeno di 36 anni.

Raccolta e verificata la testimonianza della vittima, per lo straniero si sono aperte le porte del

carcere, come disposto dalla procura della Repubblica. Soccorsa dai poliziotti, la donna è stata invece accompagnata insieme alla bambina in una struttura protetta, dove adesso è al sicuro.

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