Roma, clochard morto carbonizzato sulle sponde del Tevere: è il quarto dall'inizio dell'anno

Il corpo dell'uomo, un clochard dell'Est Europa, è stato trovato carbonizzato tra i resti di un giaciglio di fortuna nei pressi di Ponte Sublicio, in centro a Roma. Ieri un altro senzatetto è morto dopo essere stato investito da un'auto pirata

Roma, clochard morto carbonizzato sulle sponde del Tevere: è il quarto dall'inizio dell'anno

Nuova tragedia nella notte a Roma. Protagonista, ancora una volta, uno dei tanti senza fissa dimora che vivono accampati per le strade della Capitale.

Il corpo carbonizzato di un uomo, probabilmente dell’Est Europa, è stato trovato questa mattina lungo le sponde del Tevere, all’altezza di Ponte Sublicio. I vigili del fuoco e gli agenti della scientifica e del commissariato Celio, intervenuti sul posto stamattina mentre l’incendio era ancora in corso, hanno trovato il cadavere tra i resti di valigie, stoviglie ed effetti personali. Presumibilmente il rifugio di fortuna che l’uomo, trovato senza documenti, si era costruito sulle banchine del Lungotevere Testaccio. Restano ignote le cause del rogo divampato fra le sterpaglie e spetterà agli inquirenti, nelle prossime ore, stabilire se si sia trattato o meno di un incidente.

Si tratta solo dell'ultimo di una serie di macabri ritrovamaenti. L'uomo, infatti, è il quarto senzatetto trovato senza vita dall’inizio dell’anno. Prima di lui un cinquantaduenne romeno che viveva in una baracca sulle sponde del fiume, all'altezza del Lungotevere di Pietra Papa, è deceduto per un malore causato dal freddo. Vittima del gelo che ha colpito la città negli ultimi giorni anche un clochard polacco, morto mentre dormiva su una panchina in zona Tor Marancia.

Non c’è stato nulla da fare neppure per Nereo Murari, il clochard italiano di 73 anni investito all’alba di lunedì da un’auto pirata su Corso d'Italia. Il conducente è tuttora ricercato dagli agenti della polizia locale.

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