Roma sta cercando di gestire il problema relativo al trasporto a scuola di 4mila bambini disabili. Il servizio dovrebbe essere gestito dalla società Tundo per conto del Comune, ma si sono verificate interruzioni e disservizi, con 600 lavoratori che da quattro mesi sono in attesa dello stipendio.
Bambini disabili costretti a casa
Secondo quanto riportato da Roma Today vi sarebbero diversi problemi: pulmini che non hanno la benzina, alcuni di questi senza neppure la copertura assicurativa, oltre a vetture così mal ridotte che, anche con benzina nel serbatoio, non riescono a concludere il viaggio e si fermano in mezzo alla strada. O addirittura non riescono neppure a partire dal deposito perché hanno le gomme lisce. Ad affidare il trasporto disabili alla società Tundo era stata la precedente amministrazione del Comune di Roma. Da una parte ci sono i lavoratori che non vedono la retribuzione da ben quattro mesi, ovvero dallo scorso maggio, dall’altra i poveri alunni disabili, circa 4mila, che sono costretti a restare a casa, con enormi disagi per loro e le loro famiglie.
Lunedì erano ferme 120 linee e i poveretti sono stati avvisati tramite una telefonata poco prima dell’orario di passaggio del pulmino che li avrebbe dovuti portare a scuola. Senza parlare poi, come denunciato da alcuni operatori, della mancanza di sicurezza delle vetture, anche per quanto riguarda la sanificazione, i dispositivi di protezione individuale, i gel e le mascherine necessari in tempo di Covid.
Richiesta di intervento immediato
“Le inadempienze della Tundo, che coinvolgono ogni giorno 600 lavoratori, si riflettono inevitabilmente sulle famiglie, che debbono occuparsi in prima persona del trasporto dei propri figli. Ne derivano a catena problemi lavorativi, assenze dei ragazzi dalla scuola, mancanza di continuità e regolarità nella frequenza scolastica, già interrotta per l’emergenza sanitaria nei mesi scorsi” hanno protestato all’unisono la Cgil e la Filt Cgil di Roma e del Lazio. Una richiesta di intervento immediato è stata mandata sia al sindaco neoeletto di Roma, Roberto Gualtieri, che al prefetto: “Chiediamo loro di farsi carico di questa situazione da noi denunciata già tante volte”.
In una nota il Campidoglio ha fatto sapere che “sono già state individuate, e attualmente in corso di valutazione, soluzioni tecniche in grado di assicurare la continuità del servizio, trasferendone la titolarità e rimediando così al grave stato di crisi in cui versa l’azienda aggiudicataria”. Vi sarebbe al momento un continuo confronto con i sindacati per riuscire ad arrivare a una soluzione del problema in tempi brevi.
Dal Municipio hanno precisato che “l’Amministrazione Capitolina è al fianco delle cittadine e dei cittadini e delle tante famiglie che stanno subendo le conseguenze di questa grave situazione e si impegnerà senza sosta per difendere e garantire diritti fondamentali come quelli allo studio, alla mobilità e al lavoro”.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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