A Roma è emergenza rifiuti, e la città si riempie di insetti

A Roma i rifiuti inondano i marciapiedi dal centro alla periferia. Il Codacons lancia l'allerta sul "rischio epidemia", mentre residenti e commercianti denunciano l'invasione delle falene. L'Ama ammette: "Problemi negli impianti"

A Roma è emergenza rifiuti, e la città si riempie di insetti

Cassonetti dati alle fiamme e marciapiedi inondati dai rifiuti. A Roma è di nuovo caos sul fronte della spazzatura. I bidoni dell’immondizia strabordano dai Parioli a Tor Bella Monaca e la città è sommersa da una coltre di pattume.

Alla base della nuova emergenza, scrive l’Ama in una nota, ci sono le “consistenti riduzioni”, pari a oltre 700 tonnellate al giorno, “dei quantitativi accolti in impianti di trattamento terzi, scattate nelle scorse settimane e tuttora in corso”. In più a far accumulare la spazzatura nelle strade romane è arrivato “un guasto imprevedibile ha determinato un rallentamento nelle attività di trattamento presso il TMB aziendale di Rocca Cencia”. In queste ore le squadre dell’Ama sono al lavoro per metterci una pezza. Nelle ultime 48 ore sono state prelevate dalle vie della Città Eterna 5700 tonnellate di immondizia.

Dopo la denuncia dell’Associazione Nazionale dei Presidi sulla maturità rovinata dalla puzza degli scarti in putrefazione, complice il caldo torrido, le scuole della Capitale sono sorvegliate speciali. “Monitorati circa 100 istituti con interventi dedicati che scattano in caso di necessità”, scrive l’azienda, segnalando la presenza, nei pressi di alcuni plessi scolastici, di rifiuti ingombranti. A protestare nelle scorse ore erano stati anche i farmacisti, con Federfarma che aveva denunciato il caso di una dottoressa “multata per aver conferito nei cassonetti preposti, ma adibiti al pubblico, carta e cartone che sommergevano il negozio, a causa della mancata attivazione del servizio di ritiro alle farmacie da parte di Ama”. "L'azienda, con i propri mezzi ed operatori, sta facendo tutto il possibile per limitare i disagi per i cittadini, utilizzando al massimo grado l'asset impiantistico pubblico di sua proprietà”, si giustifica la municipalizzata, invitando i cittadini “a ridurre al massimo la produzione di rifiuti indifferenziati”.

Nel frattempo però il Codacons ha già promesso un esposto alla Procura della Repubblica per il rischio epidemia e in diversi quartieri della Capitale, specialmente a Roma Nord, residenti e commercianti, con una segnalazione al quotidiano Il Tempo, hanno lanciato l’allarme sull’invasione di insetti e falene, provocata proprio dall’accumularsi dei sacchetti della spazzatura.

“L'emergenza rifiuti non rappresenta solo una forma di degrado, ma è un potenziale rischio per la salute di migliaia di cittadini che vivono in prossimità dei cassonetti”, ha denunciato l’associazione dei consumatori chiedendo alle Asl di competenza di realizzare una “mappatura delle strade più a rischio adottando misure a tutela degli abitanti”.

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