Sono passati quasi otto mesi dal 23 ottobre 2018, giorno dell'incidente alla fermata Repubblica della metropolitana di Roma che provocò il ferimento di 24 persone, quasi tutti tifosi del Cska Mosca arrivati nella capitale per assistere a una partita di Champions League. Da allora la stazione della linea A della metro capitolina è sempre rimasta chiusa. Se nelle prime settimane lo stop alla circolazione nella fermata di Repubblica poteva essere giustificato dalle indagini della magistratura, con il passare del tempo la rabbia di cittadini e commercianti nei confronti del sindaco Virginia Raggi e della giunta grillina è cresciuta in modo esponenziale.
Il 23 aprile, a sei mesi dall'incidente, gli esercenti di piazza della Repubblica avevano organizzato una festicciola per denunciare l'immobilismo dell'amministrazione capitolina. Che aveva risposto 15 giorni dopo collaudando inutilmente una nuova scala mobile. "Ci vorranno due mesi per riaprire la struttura", il comunicato di Atac. Che da allora non ha più fatto nulla. A confermarlo le immagini trasmesse in esclusiva domenica sera a "Non è l'Arena". Il presentatore, Massimo Giletti, ha diffuso un video girato dentro la stazione Repubblica nella prima settimana di giugno che mostra la scala mobile crollata lo scorso 23 ottobre nelle stesse condizioni del giorno del grave incidente. Otto mesi senza fare nulla.
Presente in studio nel corso della trasmissione, il presidente di Atac Paolo Simioni ha rassicurato i cittadini romani che "la fermata Repubblica riaprirà nella seconda metà del mese di giugno. Abbiamo incaricato Otis di fare le prove, hanno iniziato a lavorare ai primi di maggio e qui posso dire che riusciremo a riaprirle dalla settimana del 18 giugno", quando le scale mobili "saranno pronte per essere collaudate e la stazione riaperta".
Un disservizio che il sindaco Raggi, a inizio maggio, aveva giustificato in questo modo: "I lavori fatti dall'azienda di manutenzione erano fatti
male, tutto questo ha determinato che i lavori si sono dovuti rifare da zero. Le riparazioni con fascette del ferramenta, i ponti elettrici fatti male... questo ha determinato che Otis ha rifatto tutto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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