Turisti truffati dai bagarini anche se l’entrata al Colosseo era gratuita

Come ogni prima domenica del mese l'entrata al Colosseo è gratuita. Ma i truffatori sono sempre in azione

Turisti truffati dai bagarini anche se l’entrata al Colosseo era gratuita

Anche se la prima domenica del mese l’entrata al Colosseo è gratuita, bagarini e abusivi non perdono l’occasione per truffare i turisti. Come raccontato da Il Messaggero, da qualche giorno per accedere al Parco archeologico vi è una nuova procedura con l’obbligo di tickets nominativi. Anche nella giornata di ieri, domenica, è stato necessario passare alle casse, dove il biglietto d’ingresso è stato dato uno a uno. Pur con questa novità i bagarini e gli abusivi hanno cercato di truffare i poveretti in fila, turisti soprattutto stranieri. Adesso si sono inventati anche la visita guidata a prezzi esorbitanti, nonostante non abbiano ovviamente le competenze per fare questo mestiere.

Turisti tra bagarini e poliziotti

Il luogo è affollato da abusivi e da forze dell’ordine che cercano di salvaguardare i visitatori evitando loro di essere raggirati e di avere brutte sorprese al portafoglio. In particolare, la giornata di ieri, domenica 3 luglio, è stata molto intensa, e ha visto in campo la polizia di Stato, i carabinieri e anche gli agenti della polizia locale, tutti disposti con pattuglie sia all'ingresso dell’area archeologica, sia lungo tutto il suo perimetro. Visto che alcuni ambulanti si erano schierati lungo le scalinate che conducono al Colosseo, una volante della polizia locale si è piazzata anche su Largo Gaetana Agnesi, a Colle Oppio.

Gli agenti, sia quelli in divisa che quelli in borghese, sono riusciti a rendere la vita difficile agli abusivi: sono infatti state sequestrate notevoli quantità di cappellini, gadgets, bottigliette d’acqua, ombrellini parasole. Si tratta di articoli che vengono venduti ai malcapitati con prezzi altissimi, per esempio, una bottiglietta di acqua, spesso riempita con acqua delle fontanelle, può arrivare a costare più del doppio di quello che si pagherebbe in un negozio in centro città. Se il turista non apre subito il portafoglio accettando il primo prezzo che gli viene fatto, c’è la possibilità di accordarsi, arrivando anche a pagare cinque euro per tre bottigliette, una specie di sconto famiglia. Il prezzo di un ombrellino di carta per riparare dai caldi raggi solari si aggira invece intorno ai 14 euro.

Non solo il Colosseo

La zona del Colosseo è ritenuta dalle forze dell’ordine ‘sorvegliata speciale’, come disposto dalla Questura. Basti pensare che l’area archeologica può arrivare ad avere anche 22mila visitatori al giorno. Sono però anche altre le zone della Città eterna che dovrebbero essere controllate a vista, come il Pantheon, Castel Sant' Angelo, piazza Navona e Trastevere. Intanto, in settimana dovrebbero esserci alcuni incontri in Prefettura per parlare della situazione anche in altre parti della Capitale, con il contributo del presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi e dell'assessore allo Sviluppo Economico, Monica Lucarelli.

Per testare il problema da vicino, un cronista del Messaggero ha finto di essere un turista e, accompagnato dalla propria moglie, si è posizionato sotto al Colosseo. Dopo qualche richiesta di informazione, ecco arrivare un ragazzo romeno di 36 anni che propone una visita all’Anfiteatro Flavio al prezzo di 24 euro a persona. Quando si rende conto che non sta parlando con uno straniero inizia a stare sulle sue e, preoccupato, informa il suo interlocutore: “Oggi l'ingresso è libero, ma il tour si può fare”. Dopo il cronista, il 36enne avvicina un gruppo di americani e qui subentra anche la moglie, sempre romena, che cerca di convincere tutti a fare il tour proposto dal marito.

A quel punto i poliziotti fermano la coppia che viene identificata e vengono stilati quattro verbali, due a testa. I due romeni vengono denunciati per avere proposto il tour agli americani e ricevono due ordini di allontanamento per 48 ore. Oltre a una multa di mille euro.

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