Zingaretti strizza l'occhio ai centri sociali: case popolari a stranieri irregolari e occupanti abusivi

È stato approvato con i voti di Pd e M5S il maxi emendamento che contiene la sanatoria per gli occupanti abusivi e gli stranieri senza permesso di soggiorno: a loro andrà il 10 per cento delle case popolari

Zingaretti strizza l'occhio ai centri sociali: case popolari a stranieri irregolari e occupanti abusivi

Con l’approvazione del maxi-emendamento al Collegato al bilancio, la Regione Lazio mette nero su bianco la sanatoria per gli occupanti abusivi voluta da Pd e M5S.

La soluzione messa in campo dal governatore Dem, Nicola Zingaretti, e dall’assessore Massimiliano Valeriani, per risolvere il problema dell’emergenza abitativa nella Capitale e negli altri comuni del Lazio è quella di destinare il 10 per cento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e il 15 per cento del patrimonio delle ASP, gli ex istituti pubblici di assistenza e beneficienza, a chi non ha i requisiti per ottenere una casa popolare.

Un provvedimento che deroga quindi ai paletti stabiliti dalla legge regionale 12/1999 e che consentirà anche a occupanti abusivi e stranieri irregolari e non residenti sul territorio nazionale di occupare per un massimo di tre anni gli alloggi popolari. L’ok alla misura è arrivato con i voti dei consiglieri di maggioranza, ai quali si è aggiunto anche il grillino Marco Cacciatore. Parte dei consiglieri pentastellati e tutto il centrodestra si sono schierati contro l’adozione delle nuove regole, considerate un "regalo ai centri sociali".

Proprio alla vigilia del voto una delegazione di Asia Usb era arrivata a via della Pisana per chiedere a gran voce l’approvazione della sanatoria. Quella contenuta nel maxi-emendamento che, denuncia il capogruppo di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ghera, "è stata approvata di nascosto, nel cuore della notte, da chi si candida a governare la nazione e di fatto giustifica l'illegalità". "Ci siamo spesi per la regolarizzazione delle famiglie che pur avendo i requisiti economici non hanno avuto risposta abitativa nel corso degli anni, per venire incontro ai nuclei con figli minori e disabili", ha chiarito Ghera, ma così, denuncia, "si regolarizzano gli occupanti spalleggiati dall’estrema sinistra in deroga a leggi, residenza e nazionalità".

Sui banchi del partito di Giorgia Meloni è stato esposto anche un tricolore. "Noi rispettiamo questo, rispettiamo le leggi, cosa che voi non fate, e cosa che non fa il presidente Zingaretti", ha attaccato in aula il capogruppo di FdI. Anche la Lega si è schierata contro il provvedimento, con Laura Corrotti, che per prima ha denunciato il tentativo di Pd e M5S di far approvare la sanatoria per gli abusivi. "Hanno fatto passare la misura nonostante le rassicurazioni ricevute dall’assessore Sartore durante l’esame del bilancio di previsione 2020, avvenuto solo poche settimane fa, dove ha sottolineato come ogni discussione sul tema delle case popolari sarebbe stata rinviata ad una legge ad hoc nella competente commissione consiliare", attacca la consigliera leghista, denunciando la "scorrettezza nel metodo".

"Avremmo voluto confrontarci sul merito delle questioni con le nostre proposte, soprattutto in tema di emergenza abitativa, riformando una legge che ha più di venti anni e che necessita di una revisione totale", ha aggiunto Corrotti. "Sconcerta anche la tempistica – ha aggiunto - guarda caso proprio mentre si vota per le suppletive in un collegio elettorale con la più alta concentrazione di alloggi Ater e quindi di situazioni irregolari da condonare". Di "schiaffo vergognoso a tutti i cittadini onesti e in difficoltà che aspettano, magari da anni, un'abitazione" parla anche la deputata leghista Sara De Angelis, mentre per coordinatore del partito di Matteo Salvini nella Capitale, Claudio Durigon, "il Pd in grande spolvero elettorale, sfrutta le forzature sul collegato alla finanziaria regionale per fare un altro regalino al candidato Ministro dell’Economia al I Collegio di Roma Capitale strumentalizzando il dramma dell’emergenza abitativa".

"Non può passare il concetto che chi è prepotente e occupa una casa in modo abusivo vinca su coloro che sono per la legalità", denuncia. Contro il provvedimento che premia gli irregolari si schiera anche il Campidoglio. "Qualsiasi sia il problema dell'emergenza abitativa, la risposta non è la sanatoria contenuta nell'emendamento della Regione Lazio a firma dell'assessore Valeriani", attacca l’assessore alle Politiche abitative Valentina Vivarelli che denuncia come "dietro le fragilità ci possono essere sfruttamenti e illegalità".

Si tratta, ha aggiunto di "un tema molto complesso e gli enti locali dovrebbero essere maggiormente interrogati perché vivono sulla propria pelle la gestione quotidiana dell'emergenza".

Intanto, il piano con cui la Regione strizza l’occhio agli irregolari oggi verrà portato in Prefettura, dove si discuterà del piano sgomberi che dovrebbe diventare operativo tra qualche settimana. A questo punto è probabile che i 12mila senza casa che vivono negli stabili occupati dai collettivi ora vengano trasferiti direttamente nelle case popolari.

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