Domani volerà a Roma per incontrare Giancarlo Abete. «Un incontro formale» lo ha definito, ma certo sul tavolo del summit con il presidente della Figc finirà anche quel fastidioso deferimento rossoblù per i contratti di Konko e Criscito che ha provocato una tempesta in un bicchier d'acqua. Parlerà della situazione del calcio italiano con un «uomo amico» e magari gli illustrerà quelle che sono le novità della sua società. Enrico Preziosi è già proiettato al futuro del suo Genoa anche se c'è un campionato ancora da concludere «nel migliore dei modi». La prova è arrivata domenica sera quando dagli studi di Primocanale nel corso di un edizione speciale di «Anteprima Goal Sera» ha annunciato il nuovo direttore generale rossoblù. «A partire da giugno mio figlio Fabrizio - ha dichiarato - diventerà il nuovo direttore generale del Genoa». Una svolta «sofferta» perché in famiglia, come ha confermato lo stesso Preziosi, i pareri erano discordi. «Un conto è la carriera manageriale all'interno dell'azienda - ha aggiunto - un conto è quella da dirigente di una società calcistica. Alla fine ha prevalso questa scelta. Io ho bisogno di un altro uomo di fiducia nel Genoa oltre a Zarbano e lui ha i requisiti per ricoprire questo ruolo». Nessuna sconfessione né bocciatura a Gian Battista Pastorello. «Con lui gli accordi erano chiari - ha commentato - non c'è nessuno disaccordo. Lui aveva un ruolo di traghettatore che va esaurendosi mentre va consolidandosi la sua presenza a Lugano».
Futuro significa anche acquisti e prima di tutto soluzione di comproprietà con le altre squadre. Il caso più spinoso è quello che riguarda Marco Borriello. Milan e Genoa devono sedersi ancora ad un tavolo, ma la società rossoblù «farà di tutto per trattenerlo e non è escluso che si rompa il salvadanaio per confermare l'attuale organico e rinforzarlo». Ecco lo scenario nuovo: Borriello che rimane e con lui magari anche Konko. «Lui è tutto nostro - ha aggiunto - e lo cediamo solo in cambio di una importante contropartita economica e tecnica. Altrimenti resta qui». E allora via ai nomi che attraverso una tabella di attaccanti compaiono davanti agli occhi del massimo dirigente del Grifo. Alla fine dalla margherita sfogliata spuntano fuori tre nomi. «A me piacciono Brienza e Palladino - ha sottolineato - e poi in prospettiva considero un buon giocatore il cagliaritano Matri, di proprietà del Milan». Consigli per gli acquisti insomma anche se poi c'è da ascoltare 'Gasperson' che continua a premere un po' per scherzo un po' perché ci crede davvero nell'Interoto. «Io lo ribadisco ancora una volta - dichiara il presidente - in Europa ci voglio entrare dalla porta principale. Se poi vinceremo tutte le partite da qui alla fine è chiaro che lo scenario cambierà». Ma il futuro del Genoa sono anche i giovani attuali. E allora il pensiero del 'pres' va anche a quei ragazzi che si stanno ritagliando uno spazio tra Primavera e prima squadra. «C'è Raggio che ha debuttato brillantemente con il Toro - ha sottolineato - e poi penso a Ledesma, ad Eusepi e a quel Torres acquistato in Sudamerica. Mi spiace invece per Masiero che si è infortunato ad una spalla». Si parla di talentuosi e non si può dimenticare Fernando 'El Topa' Forestieri che quest'anno ha vestito la maglia del Siena totalizzando fin qui 15 apparizioni in serie A e un gol. «Il Genoa può riprenderselo pagando 3,7 milioni di euro - ha sottolineato Preziosi - ma si sta anche valutando il suo impiego, ma di fronte ad un eventuale offerta importante potrebbe essere messo anche sul mercato». Il presidente rossoblù ha poi confermato l'arrivo dall'Uruguay del sedicenne difensore Diego Polenta già paragonato a Paolo Montero, ma è chiaro che dietro servirà qualcos'altro per l'immediato. «Un difensore di centro destra - ha dichiarato - agile e veloce nelle ripartenze fondamentali nel gioco di Gasperini». E proprio a proposito del difensore Preziosi ha confermato a seguito di un incontro che Mimmo potrebbe rimanere ancora un anno a Genova.
Infine una frecciata per l'acquisto dello stadio Luigi Ferraris: «Sono disponibile a sedermi ad un tavolo a patto che il Comune formuli una proposta seria nella quale accanto all'immobile si parli anche della possibilità di utilizzare licenze commerciali e aree limitrofe a quello che per noi resta lo stadio in cui il Genoa vuole giocare». Oggi la squadra riprenderà la preparazione. Gasperini, in vista della trasferta di Siena, dovrà fare i conti con le squalifiche di Lucarelli e Milanetto mentre dovrà valutare le condizioni di Juric.
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