Giacomo Rossignotti ha sciolto le riserve e accetta d'essere il candidato sindaco del centro destra e della lista civica Città Partecipata alle amministrative di Sestri Levante. La conferma della voce insistente che da mesi alimenta il toto-sindaco e i grugniti dei perplessi, giunge in via ufficiosa da ambienti autorevoli. Gomito a gomito il centro destra tutto, non si sa ancora bene come articolato, e la lista che fa capo a Francesco Prete e Luigi Zizzi Stagnaro, uomini cresciuti a sinistra e attuali consiglieri di Città Partecipata all'opposizione. Trattative difficili, richieste esose e angoli smussati per levarsi di torno il sindaco Andrea Lavarello & Co, ancora candidato questa volta del PD in attesa di catalizzare tutto quello che sta fiorendo a sinistra, vedi il Laboratorio della Sinistra Unita Val Petronio. Anche se il Partito Comunista dei Lavoratori prende le distanze da quello che bolla come «partito degli affari» per presentare il suo quasi certo candidato Paolo Davini. Intanto Sestri incassa la strana alleanza fra destra e sinistra, che per i protagonisti strana non è. Da tempo gli opposti che s'attraggono non vedono controindicazioni visto che da anni, in consiglio, Forza Italia e Città Partecipata fanno opposizione comune. Bando dunque alle ideologie e prevalga il buon senso: «Dobbiamo smetterla con i simboli, dopo 5 anni le persone vanno valutate per la qualità delle loro proposte alternative» diceva in tempi già sospetti Zizzi, ex militante DS rinato in Città Partecipata, lista ad alto tasso d'anime ambientaliste. Tutti insieme calano l'asso Giacomo Rossignotti, il maggiore dei figli di Angelo.
Famiglia di spicco della ricca borghesia sestrina, titolare tra l'altro del Villa Balbi, Hotel Nettuno, torronificio e pasticcerie a Sestri e Riva, e politicamente collocata non a sinistra. Tutta gente radicata sul territorio: storie diverse ma un solo obiettivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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